Regia di Uberto Pasolini vedi scheda film
Una vera e propria sorpresa l'opera prima di Uberto Pasolini: a cinquant'anni esordisce con una storia che, a circa dieci anni di distanza, ricorda 'Full Monty', dato che anche nel film diretto da Peter Cattaneo si narravano le tragicomiche vicende di un gruppo di disperati che si inventano una professione in cui sono totalmente incapaci per uscire dalla povertà e crearsi un'occasione nella vita.
Qui il contesto scelto sono gli slums di Colombo, capitale dello Sri Lanka, Stato che, per la sua particolare forma e posizione, viene chiamato anche 'La lacrima dell'India'. Protagonisti sono due ragazzi che, avendo ricevuto l'ennesimo rifiuto per l'espatrio, decidono di creare una squadra di pallamano, ovviamente con risultati catastrofici dal punta di vista sportivo ma, alla fine, funzionali alle loro necessità.
I meriti maggiori del neo-regista stanno nell'aver assecondato una sceneggiatura molto ben scritta, evitando svolazzi come accelerazioni e inserti di numeri musicali - tipici di produzioni di questi paesi - e nell'aver diretto un cast composto unicamente da attori totalmente digiuni di esperienze cinematografiche. Toccante la scena dove i 'giocatori' si salutano prima di entrare nelle proprie camere e poi sparire il giorno successivo, facendosi beffe delle autorità tedesche. Voto: 8.
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