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Martyrs

Regia di Pascal Laugier vedi scheda film

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La recensione su Martyrs

di bradipo68
8 stelle

Difficile parlare di un film come questo che come un serpente muta pelle varie volte.Martyrs,giudicato di violenza insostenible dai più ,può rappresentare il punto di non ritorno di quello che può essere l'horror contemporaneo di matrice europea,francese in particolare che sta dimostrando titolo dopo titolo di aver acquisito una dimensione internazionale e un  impronta stilistica decisamente personale.Accantonata la riproposizione in peggio(generalmente) dei vari slasher di ritorno che hanno invaso gli schermi da un pò di anni a questa parte(e riesumare vecchi brand di successo non fa altro che confemare la sterilità delle menti hollywoodiane),bypassata la dimensione videoludica degli  ostelli di sangue e degli  enigmisti seriali,il film di Laugier si inserisce nel filone di Frontier(s) di cui mutua alcune connotazioni politiche.Se nel film di Gens era una famiglia mostruosa agli ordini di un vecchio nazista a compiere incredibili efferatezze,qui il pericolo sembra nascondersi nella media/alta borghesia che dietro una facciata rispettabile nasconde tutta una serie di atrocità gratuiamente perpetrate.Martyrs è anche una sfida al voyeurismo degli spettatori ma non si industria a cercare metodi elaborati e fantasiosi per dare dolore e morte.Tutto questo viene evitato  mettendo in scena la banalità della fine di un'esistenza all'inizio e proseguendo nella teorizzazione di una nuova forma di ultraviolenza scarna e ripetitiva che permette di avere un contatto con quello che c'è oltre.Lo stesso oltre
che  è una delle ossessioni dell'uomo da quando ha acquisito sufficiente consapevolezza di se stesso.La storia narrata da Laugier è fumosa quanto basta,la messa in scena più sporca e minimale di quella del film di Gens.Probabilmente la prima parte dopo le esecuzioni a colpi di doppietta della  famigliola borghese che sentiamo e vediamo amabilmente cinguettare è anche la meno riuscita con l'inopinata presenza di fantasmi proiettati da una mente malata che fanno tanto horror asiatico.Poi il film tra una dissolvenza in nero e l'altra,alza il tiro,riesce a filmare quello che per molti non è filmabile(ma basta guardarsi in giro per vedere molto peggio),riesce a corrodere colpo dopo colpo l'assurda sicurezza che si ha riguardo alla ragionevolezza dell'uomo.Non parlerei di compiacimento nel mostrare la violenza,io direi che la macchina da presa che non si sottrae di fronte a nulla inquadra quello che può essere nascosto vicino a noi a nostra insaputa.Posso comprendere i detrattori perchè visivamente è un film non per tutti ma sarebbe sempre consigliabile non fermarsi solo alle immagini che si vedono.E a coloro che dicono che è indecente mostrare certe cose risponderei con una notizia fresca fresca di oggi:nel giardino di una villetta hanno ritrovato i resti di otto neonati(ma pare che ce ne siano almeno dodici) probabilmente uccisi e seppelliti dalla madre,rispettabile signora di 45 anni ,nonna anche di un paio di nipoti....E'la realtà il più grande degli orrori....

Su Pascal Laugier

decisamente un passo in avanti rspetto al suo pallido esordio

Su Morjana Alaoui

notevole

Su Mylène Jampanoï

notevole

Su Catherine Bégin

una caricatura

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