Regia di Pascal Laugier vedi scheda film
Pascal Laugier e' un giovane regista francese di talento che aveva esordito un paio di anni fa con l'interessante SAINT ANGE - dove convivevano tutti i "miti" del giovane direttore francese, da Hitchcock fino al compianto Fulci - e che dovrebbe essere al timone del - temuto - remake del capolavoro new horror HELLRAISER di barkeriana memoria.
Questo MARTYRS e' il film che lo ha lanciato definitivamente grazie al grande incasso in madrepatria ed al clamore suscitato in tutto il mondo tra gli appassionati del genere.
Clamore che per una volta e' giustificato , visto che il film e' davvero terrificante e che ha una messa in scena buona sia sul piano estetico - grazie anche all'ottimo lavoro del direttore della fotografia Grandpierre - che su quello narrativo.
Un film difficile che ha subito pesanti attacchi dalla critica - che lo ha definito "pornografico"...mah.. - ma che ha in realta' tante frecce al suo arco.
In primis l'ottima prova delle due attrici protagoniste - Moriana Alaoui e Mylene Jampanoi - che recitano senza tentennamenti due ruoli davvero difficoltosi ed impegnativi, poi la tensione che resta sempre alta ed infine la perfetta tenuta "visiva" che non stanca mai la vista.
Un film quindi tecnicamente perfetto che non si accomoda sui canoni classici del genere "torture" e che si snoda in un crescendo di violnza e crudelta' mai fine a se stessa ma che narrativamente riesce persino a stupire.
Laugier dirige con ottima mano sin dalle primissime scene - devstante quella della vendetta della giovane ragazza sulla famiglia borghese che l'ha torturata anni prima - un film che parla di follia senza mai banalizzare l'insieme.
La follia che si nasconde dietro l'apparente "bonta'" delle classiche famigliole borghesi e' descritta da avvenimenti che lasciano senza fiato e da dialoghi ermetici ma ficcanti ch contribuiscono alla buona riuscita della pellicola .
Un film cattivo , che non fa sconti ne' sulla violenza esibita - e senza l'ironia falso modaiola che il genere imporrebbe - ne' sulla critica verso una societa' che cerca solo di avere risposte senza pero' essere davvero consapevole di cio' che chiede a se stessa.
Ci vuole comunque stomaco per "gustarsi" questo bel film che non e' - fortunatamente - per tutti ma che appassiona e stupisce fino al bellissimo e a suo modo struggente finale.
Un vero martirio, sia per la povera ragazza torurata per trovare la luce divina e lo scopo della vita , sia per lo spettatore che capisce che non c'e' via d'uscita da una vita buia e senza scopo.
Uno degli horror piu' "forti" e interessanti degli ultimi anni.
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Ottima opinione su cui concordo al 100%.
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