Regia di Raffaele Verzillo vedi scheda film
Non bastano grossolane facilonerie e parecchie incongruenze a offuscare la forza del tema di questo Animanera. Qui si parla di pedofilia, e i film che tenteranno di affrontare l’argomento non saranno mai abbastanza. Un plauso dunque all’intento dell’operazione, appoggiata - si legge in una nota - da alcune tra le maggiori associazioni che lottano contro la violenza sui minori. Cinema duro, durissimo, di quelli che lasciano poco nel fuori campo. Immagini e una storia che tolgono il fiato. Mostruose, agghiaccianti. Certo, si tratta di cinema, e i difetti qui non si contano. La regia è a tratti sopra le righe, i personaggi involontariamente caricaturali. Su tutti, il detective Luca Ward, un braccio violento della legge che sfiora il ridicolo. Peccato non saperne di più di psichiatria, per verificare l’attendibilità del persecutore, ma alcuni errori d’altra natura saltano pericolosamente agli occhi, e disturbano la buona volontà della trama. Il messaggio, sia chiaro, arriva lo stesso, e le didascalie finali sono un pugno nello stomaco. 3000 bambini scomparsi in Italia negli ultimi tre anni, 100.000 i potenziali pedofili nel nostro paese. Si poteva fare meglio, ma parlarne è già molto.
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