Regia di John Byrum vedi scheda film
Il titolo non mi attirava ma letta la trama mi sono convinto a vederlo e devo dire che mi è andata bene:l'argomento che viene trattato è molto meno pruriginoso di quello che sembra,si narrano le gesta di un regista di cinema muto che viene letteralmente annichilito dall'avvento del sonoro e si ritrova a girare filmini porno solo,alcolizzato,impotente in una casa enorme che va a pezzi,con la barba incolta e senza neanche la forza di indossare qualcosa di diverso da una vestaglia,con due attori due(una sua amica drogata che durante il film muore di overdose e un gay che vuole diventare divo del cinema e che fa filmini porno perche'ha letteralmente le pezze sulle ginocchia)e una scenografia una(letto sfatto e tenda da tenere insieme con il nastro adesivo).Sostanzialmente è un film dall'aspetto teratrale ambientato sempre all'interno della stessa stanza ma è vivace grazie a dialoghi scoppiettanti e acidi rivolti soprattutto verso la mecca del cinema Hollywood che ha creato e distrutto un talento come quello del regista qui protagonista in men che non si dica.E infatti,nonostante il titolo faccia pensare altro,l'argomento della pornografia con tutti i suoi annessi e connessi viene solo sfiorato,viene visto solo come un mezzo veloce per fare soldi,l'argomento principale su cui vertono quasi tutte le discussioni è la fabbrica di sogni che è il cinema,l'innovazione tecnica che ha distrutto centinaia di attori e registi,si invoca piu'volte il nome di Clark Gable agli inizi della carriera per stare a simboleggiare la scarsa moralita'che si trovava nell'industria,per dire solo che parecchi attori avrebbero fatto di tutto pur di sfondare al cinema,anche filmini porno.Andando a stringere questo film è un atto di accusa alla meschinita'che si trova lontano dai riflettori,parte fondamentale per la creazione ma a patto che lo spettatore non lo sappia.E Dreyfuss da'una prova assai convincente nei panni di un assoluto perdente che trova per un attimo un pizzico di felicita'prima di ripiombare nello squallore.....
il divo gay assetato di successo,non male
brava nella parte
una parte ancora da capelluto,efficace nei panni del cinico produttore
non male
molto bravo nel recitare un perdente vero
nonostante l'unita'di luogo non lo aiuti dirige in modo convincente
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