Regia di Kenny Ortega vedi scheda film
42 milioni di dollari in 3 giorni. Alla facciaccia di tutti. Questo lo straordinario risultato messo a segno da High School Musical 3: Senior Year nel suo primo weekend di programmazione americano. Un successo nato in sordina, dalla TV (precisamente da Disney Channel, nella quale sono stati trasmessi i primi due episodi) e ora balzato al cinema con un finale degno di nota.
Io sono sempre stato un difensore e un supporter dell’operazione High School Musical, capace di riavvicinare i giovani e i giovanissimi di tutto il mondo ad un genere e ad uno stile che erano ormai diventati obsoleti: senza High School Musical non ci sarebbe stato il successo di Hairspray (che va in gran parte all’afflusso di ragazzine accorse in sala per Zac Efron) e, ci metto la mano sul fuoco, neanche di Mamma Mia! Molti ragazzini hanno ricominciato ad amare questo genere, il più completo, il più difficoltoso e il più rischioso, in un modo allegro e spensierato, siglato ovviamente dai “buoni sentimenti” Disney.
Ma veniamo al film. All’ultimo anno di liceo ritroviamo i “nostri eroi” alle prese con l’allestimento del loro ultimo musical insieme: il campione di basket Troy Bolton (Efron), la sua eterna fidanzatina puritana Gabriella (sé lallero, e le foto porno chi le ha fatte? Madre Teresa???), l’arrivista e senza scrupoli viziatella Sharpay Evans, con gemellino Ryan, di buon cuore e talentuoso, al seguito, e la black-couple Chad & Taylor per favorire l’integrazione! Insieme dovranno fare i conti con le loro amicizie e i loro amori, che la difficile scelta di college lontani tra loro metterà a dura prova. Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale; ma la bravura dei ragazzi, la visionarietà delle coreografie, le musiche sempre orecchiabilissime (anche se i duetti d’amore sono da martirio melassoso) e un tasso di sciccoseria tale da mettere a dura prova le scintillanti pupille di Elton John e Cristiano Malgioglio messi insieme, fanno di High School Musical 3: Senior Year un prodotto fresco e genuino, felicemente indirizzato ad un solo pubblico di giovanissimi (ma anche le mamme impazziranno, ne sono sicuro).
Tutti i discorsi denigratori sono possibili: in che mondo è ambientato questo film? Un mondo di scuole perfette e supertecnologiche, di genitori fighissimi e comprensivi, di gentilezza e ricchezza, senza un povero, senza una cartaccia… addirittura quando piove c’è comunque il sole! Ma questo è il cinema, bellezza, e per deprimerci basta scegliere un’altra sala… Ecco tutto.
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