Regia di John Erick Dowdle vedi scheda film
Giunge sui nostri schermi il remake americano dell’ottimo horror spagnolo [Rec], che metteva in scena lo scoppio di un’epidemia in un condominio. Il tutto, prima di Cloverfield, dal punto di vista della telecamera di una troupe televisiva, che diventa effettiva protagonista del film. Inevitabili i dubbi sull’utilità dell’operazione, che se ha senso negli Usa, dove il pubblico non digerisce il doppiaggio né i sottotitoli e preferisce vedere qualche volto noto, ne ha molto meno nel resto del mondo. Tali dubbi d’opportunità sono ulteriormente amplificati quando il film si rivela un vero e proprio calco dell’originale, con giusto quelle poche variazioni che ci si aspetta perché sia più adatto al pubblico d’Oltreoceano. Ossia: un finale banale e non più anticlericale; un pizzico in più d’azione (improbabile l’uso della mdp come un’arma); una parte introduttiva più lunga, per tratteggiare più empaticamente i personaggi; infine molto meno cinismo nel raccontare gli inquilini, che nell’originale si scambiavano accuse feroci e politicamente scorrette. La qualità del modello fa sì che la tensione cresca inarrestabile, ma è come trovarsi di fronte a un pregevole falso: se ne può apprezzare la tecnica e niente più.
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