Sul finire dell'anno 1183, Enrico II, re d'Inghilterra, è preoccupato per la successione al trono. Convoca la moglie, Eleonora d'Aquitania, i tre figli, la sua favorita e Filippo re di Francia. Lo scontro che ne segue è violento, gli intrighi si scatenano. Infine la vincitrice (parziale) sarà Eleonora.
Note
L'affresco storico è ben delineato, con attenzione al dettaglio e una'atmosfera satura di violenza. Per la sua Eleonora d'Aquitania, Katharine Hepburn vinse l'Oscar (altri due andarono alla sceneggiatura e alla colonna sonora).
Copione melodrammatico e un'inflessione attoriale marcatamente teatrale sostenuta da un Peter O'Toole e una Katharine Hepburn affiatati e appassionati. Al debutto, tra gli altri, Anthony Hopkins era già degno di nota.
Dialoghi fantastici: intelligenti e avvincenti. Nonostante sia un film soprattutto parlato non hai mai un momento di stanca. Vorrei incontrare lo sceneggiatore per dargli un bacio in fronte!
"Uno spietato gioco al massacro rilevatore dei più bassi istinti e della bassezza dell'essere umano in ogni tempo e in ogni spazio" Film interessante questo Leone d'Inverno il quale, nonostante le numerose candidature all'oscar, al giorno d'oggi è completamente dimenticato dai più ed eppure, è un film affascinante poichè usa il genere (quello storico), per… leggi tutto
L’ho guardato dopo aver visto e molto apprezzato “Becket e il suo re”, pensando fosse simile, invece si tratta di un film nettamente più modesto sotto tutti i punti di vista, eccetto l’interpretazione degli attori. Eppure vista la trama, sulla carta poteva essere ancora più interessante e l’idea di partenza era buona: un confronto famigliare tra Enrico… leggi tutto
Nel Natale del 1183 Re Enrico II Plantageneto (Peter O'Toole) riunisce nel suo castello la moglie Eleonora d'Aquitania (Katharine Hepburn) e i suoi tre figli Goffredo, Riccardo e Giovanni (rispettivamente John Castle, Anthony Hopkins e Nigel Terry), per decidere a chi di loro andrà il regno dopo la sua morte.
Tre anni dopo "Becket e il suo re", Peter O'Toole torna ad interpretare il…
"Uno spietato gioco al massacro rilevatore dei più bassi istinti e della bassezza dell'essere umano in ogni tempo e in ogni spazio" Film interessante questo Leone d'Inverno il quale, nonostante le numerose candidature all'oscar, al giorno d'oggi è completamente dimenticato dai più ed eppure, è un film affascinante poichè usa il genere (quello storico), per…
L’ho guardato dopo aver visto e molto apprezzato “Becket e il suo re”, pensando fosse simile, invece si tratta di un film nettamente più modesto sotto tutti i punti di vista, eccetto l’interpretazione degli attori. Eppure vista la trama, sulla carta poteva essere ancora più interessante e l’idea di partenza era buona: un confronto famigliare tra Enrico…
Oggi purtroppo questo grandissimo attore ci lascia. Non avrà mai vinto un Oscar, ma sinceramente poco importa. Ce ne sarebbero di parole da spendere - sui film a cui ha preso parte, sulle sue grandi prove... -, ma…
non sono un'amante dei film storici, ma la magnifica interpretazione di Katharine Hepburn eclissa la mia naturale mancata predisposizione per questo genere. ottimo Peter O'toole le cui doti ho sempre pensato non siano mai state veramente apprezzate.
È stato scritto che gli scontri tra i reali inglesi (Enrico II, sua moglie Eleonora d'Aquitania e i loro tre figli) sono una metafora per i moderni scontri familiari interni alle dinastie che gestiscono le multinazionali americane. È una lettura verosimile e soprattutto l'ultima parte del film sembra avvalorarla, con quelle manovre di potere che tendono pragmaticamente a mantenere intatta la…
Tratto dalla pièce teatrale di James Goldman, dallo stesso adattata per lo schermo, il film diretto da Anthony Harvey si segnala per le gigantesche prove recitative di Peter O'Toole e Katharine Hepburn nei panni rispettivamente di re Enrico II e di Eleonora d'Aquitania. E' più un'analisi psicologica dei caratteri che una rappresentazione di fatti storici, dato che tutto ruota attorno alla…
Gioco al massacro nella famiglia di re Enrico II d’Inghilterra, fra una moglie infida, un’amante devota e tre figli intriganti: c’è da designare l’erede al trono, e sarà una lotta senza esclusione di colpi. Il Medioevo come Dynasty: una scelta a volte discutibile (“come sei romantico”, dice a un certo punto un personaggio senza rendersi conto…
La rappresentazione del potere è sempre un soggetto "in agguato". Che sia per ritrarne il carisma, per farne l'agiografia, per raccontarne le seduzioni e le corruzioni o per buttarla in satira la narrazione filmica…
Un buon film ma di certo non il mio genere! Certi tratti sono buoni altri meno ma visto che l'anno in qui il film è uscito, esattamente nel 1968, bisogna amettere che era un capolavoro ai suoi tempi! Buona la regia e la prova degli attori compreso quella di Anthony Hopkins per la prima volta sul grande schermo!
A lungo i personaggi parlano d’affari politici come in una partita a Risiko: siamo nel 1183 ma l'effetto non è da buttare. Goldman rincorre la lingue rude e volgare di un’Inghilterra affatto elisabettiana e approda ad una straniante modernità piuttosto divertente. La regia robusta ed enfatica - con picchi di strazio tragico - e le musiche draculesche garantiscono un…
Voto 9 Un film storico immenso, tutto intrighi, cospirazioni, lotte di potere, fratelli che si odiano, figli disposti a tradire il proprio padre e la propria madre, e viceversa. Atmosfere fosche, torbide, interni freddi e bui, dove tutti tramano contro tutti, chi per ambizione, chi per vecchi rancori mai sopiti, o per gelosia... Non esiste lealtà, tanto meno l'amore...o forse sì ? I dialoghi…
Epocale filmone in costume modernizzato: trame, amori, tradimenti, vendette, cattiverie, rancori, rimorsi...ma soprattutto loro: Hepburn e O'Toole fanno a gara di bravura a suon di insulti!! Meraviglioso. Solo questo: 36 e 61: le età dei due protagonisti, qui marito e moglie... a voi il giudizio!
E' mai possibile che sia impossibile trovare i film del proprio attore preferito? Che non esistano in dvd e siano fuori catalogo come vhs, e addirittura che la tv non li riproponga mai? PROTESTO, PROTESTO, PROTESTO.
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Commenti (3) vedi tutti
Copione melodrammatico e un'inflessione attoriale marcatamente teatrale sostenuta da un Peter O'Toole e una Katharine Hepburn affiatati e appassionati. Al debutto, tra gli altri, Anthony Hopkins era già degno di nota.
commento di Stefano LDialoghi fantastici: intelligenti e avvincenti. Nonostante sia un film soprattutto parlato non hai mai un momento di stanca. Vorrei incontrare lo sceneggiatore per dargli un bacio in fronte!
commento di Utente rimosso (fata dei cristalEccezionale drama piena di intrighi e di personaggi stucchevoli. Ottima la prova degli attori.
commento di IGLI