Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Personalmente, lo ritengo uno dei lavori migliori di Pupi Avati, un regista che sa spesso sorprendere pur non essendo certo un eccentrico. Definirei questo "il Papà di Giovanna" un film amletico, un film sull'essere o non essere: essere o non essere un padre amoroso (a costo di sacrificare il proprio amore per la propria moglie), essere o non essere pazza (per costruirsi un amore impossibile), essere o non essere fascista (fino ad essere tanto buoni da perdere la propria vita). Commovente, struggente, affidato ad un cast che non ha bisogno di presentazioni (discutibuile solo la scelta di un Ezio Greggio, in evidente imbarazzo coi ruoli drammatici), Pupi Avati porta avanti ed in alto il discorso di un cinema italiano d'autore che negli ultimi anni è piuttosto in declino.
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