Regia di Pupi Avati vedi scheda film
'Il papà di Giovanna' di Pupi Avati, pur non essendo brutto, non coinvolge più di tanto: l'inizio è buono ma, dopo l'omicidio, si intuisce il colpevole nel giro di dieci secondi e il regista rimane incerto tra l'affresco di un'epoca e la vicenda intima della ragazza ed il suo rapporto con il padre.
Gli attori non sono male anche se la Coppa Volpi al pur bravo Silvio Orlando mi sembra un regalo, se paragonata alla prova gigantesca di Mickey Rourke in 'The wrestler', la Rohrwacher non fatica certamente a calarsi nei panni della ragazza bruttina e rifiutata, non si capisce perché, anche dalla madre, mentre Ezio Greggio l'ho trovato un po' impacciato nei panni del fascista dal cuore d'oro, ma comunque dignitoso.
E' proprio il personaggio interpretato dal comico piemontese ad aver fatto piovere su Avati le accuse di revisionismo, a mio avviso, infondate poiché non è caratterizzando un personaggio in maniera positiva che si giustifica tutto ciò che riguarda un periodo così tragico come quello del ventennio.
Voto: 6.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta