Regia di Brad Anderson vedi scheda film
Il viaggio dei coniugi in ex crisi Roy e Jessie ( Woody Harrelson ed Emily Mortimer) a bordo della linea ferroviaria “Transsiberian” lungo tre nazioni (Russia, Cina e Mongolia) si trasforma in un incubo dopo l’incontro con una ambigua coppia conosciuta sul treno. Brad Anderson è uno che di Tv ne ha fatta parecchia, ma qui abbandona l'approccio da piccolo schermo, adottando una narrazione antispettacolare, dilata e rarefatta per tutta la prima parte, in cui vengono presentati i personaggi principali, tutti piuttosto ambigui e sfumati verso il grigio scuro, forti di una caratterizzazione puntigliosa e graduale, contenitori ambulanti di paranoie e segreti. Si raccoglie quel che si semina, e cosi nella seconda parte i conti tornano ed il ritmo del film subisce un impennata vertiginosa, senza inscenare americanate, si rimane nella sfera del plausibile. L’immagine della Russia non ne esce pulitissima, tra traffico di stupefacenti ed attacchi alla libertà individuale è facile leggere una critica al regime ed alle istituzioni (polizia) anche se la vera riflessione è sul male che si annida dentro di noi, sul confine labile ed incerto tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. Bravi gli interpreti, menzione speciale per Eduardo Noriega, volto già prestato ad Hollywood in parti minori, sguardo paranoico capace di trasmettere inquietudine come pochi. Non “il thriller dell’anno“, come venne etichettato all’epoca dell’uscita in sala, ma senz’altro un buon film.
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