Regia di Brad Anderson vedi scheda film
Con questo film, che viene prima del ruzzolone inaspettato di Vanishing on 7th street (in Italia gli scherzi distributivi li hanno proposti in ordine temporale inverso), Brad Anderson conferma di possedere un talento particolare nel riprendere e trattare storie anomale e spiazzanti.
Roy (Woody Harrelson) e Jessie (Emily Mortimer) decidono di fare ritorno da un viaggio in Cina utlizzando la famosa linea ferroviaria Transsiberiana.
Sul treno incappano in una coppia di giovani molto ambigua e ben presto quello che doveva essere un tranquillo viaggio da riempire di fotografie si trasformerà in un percorso ad ostacoli che metterà a repentaglio la loro vita.
Parte piano, ma scandendo comunque bene i tempi dell’azione e introducendo gradatamente vari dettagli (il passato di Jessie che la rende inquieta e le figure poco limpide della coppia più giovane), per poi cambiare marcia dopo la prima mezz’ora imponendo varie soluzioni a sorpresa che si sormontano portando la strada dei due protagonisti su percorsi sempre più accidentati.
La sceneggiatura funziona piuttosto bene, nonostante non manchino alcuni passaggi non proprio completamente credibili (questo avviene soprattutto nella parte conclusiva) e il regista riesce a valorizzarla appieno con le immagini, con trabocchetti studiati ad hoc, come la scomparsa temporanea di Roy, ma soprattutto con tutto quanto travolge il combattuto personaggio di Jessie (grazie al quale i confini tra bene e male si fa sempre meno chiari).
Così la seconda parte della vicenda si segue sempre col fiato sospeso, tra tensione emotiva (un segreto da nascondere, una realtà ancora viva, ovvero la droga, da occultare) ed una più prettamente fisica (le minacce e la violenza di chi cerca un importante bottino), con ruoli torbidi (vedasi il personaggio di Ben Kingsley), personaggi all’oscuro (Roy), ma chiamati direttamente in causa, ed un continuo susseguirsi di colpi di scena che si alternano a momenti di calma (solo) apparente.
Infatti il film sembra più volte destinato a volgere al termine, e ci si chiede cosa potrà avvenire di nuovo per far evolvere ulteriormente la vicenda, ma poi il tragitto riparte sempre con gran decisione e pugno fermo inserendo nuovi valori.
Queste sono qualità vincenti, e che nel cinema si vedono raramente, così questo film assorge a ruolo di piccola grande sorpresa e non solo per il fatto di non essere mai scontato, ma anche, se non soprattutto, perché riesce a farsi seguire quando non accade molto, figuriamoci quando il locomotore cinematografico innesca la marcia giusta.
Incalzante e vario.
Prova brillante e ricca di spunti.
Si prende il suo tempo per carburare, ma non lo spreca affatto, e d innesca la progressione giusta.
Bravo.
Stranamente in una parte morigerata.
Per una volta è vittima e non carnefice (o macchiato dalla colpa) e sta al gioco con buona partecipazione.
Discreto.
Attrice che meriterebbe più spazio di quanto in realtà abbia e che valorizza in questa circostanza un personaggio ricco di rivoli interiori e di verità che non può dire.
Espressiva e decisamente brava.
Piuttosto decisa, non sfigura affatto.
Ha le caratteristiche fisiche/morali giuste per la parte (ambiguo e selvaggio) e figura in maniera egregia.
Soddisfacente.
Ruolo classico per lui.
Adeguato.
Si conferma un vecchio volpone che riesce a rendere ambigui e subdoli i suoi personaggi.
Bravo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta