Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
Si vede che è tratto da un romanzo: troppi personaggi e fatti riassunti o appena accennati, in inquadrature brevi e sconnesse, inessenziali, ma cui non si è voluto rinunciare. Intrigante e tesa la prima parte, molto meno la seconda, incoerente, forzatamente melodrammatica e trascinata nei poco credibili tentativi di lei di sedurre per una volta il prete, che pur ama per quello che è, e del prete di farle confessare ciò che forse non è; non sembra messa a tema l'ambiguità, né suggerita la verità psicologica di ciò che racconta. Si può render vero qualunque fatto o sentimento o discorso, e in arte si può rendere valido anche ciò che non è vero; ma qui tutta la seconda parte suona falsa e non valida. Peccato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta