Regia di Silvana Zancolo vedi scheda film
Andrea Spiegelman è una pittrice segnata da un terribile incidente, nel quale ha perso la memoria e metà del volto. Incapace di riprendere la propria vita sociale si rifugia con il marito in una villa isolata, ereditata da un eccentrico zio. Nel giardino della villa si trova una grande serra tropicale, in cui Andrea scopre che lo zio coltivava ogni genere di piante psicoattive, molte delle quali sconosciute alla scienza. Il diario in cui lo zio annotava le sue esperienze con le piante e le indicazioni per utilizzarle spinge Andrea a sperimentare a sua volta queste droghe; dapprima per combattere il dolore che le procura il suo volto sfregiato, poi per ritrovare l'ispirazione e ricominciare a dipingere. Quasi senza accorgersene, viene trascinata in un vortice di allucinazioni in cui la realtà diviene indistinguibile dall'incubo.Primo film per la ragista italiana Silvana Zancolo,che per essere la sua prima regia non è male.La storia è abbastanza affascinante anche se poi non particolarmente originale.Il film si segue bene (anche per la sua breve durata),solo che dopo averlo visto non soddisfa pienamente.Colpa anche degli attori che non sembrano molto coinvolti.Zora Kerova torna a recitare dopo molti anni e in più nel film coinvolge anche la figlia Petra Keslerova.
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