Regia di Ron Howard vedi scheda film
Se si può parlare di maturazione per un regista quale Ron Howard, non si può notare il grosso salto di qualità rispetto al precedente "Il codice Da Vinci". L'adattamento di questo nuovo episodio danbrowniano è decisamente più riuscito ed efficace, soprattutto per un motivo: Non si fa inutilmente sfoggio di sequenze ed inquadrature inutili che avevano contaminato tutto il primo capitolo (siamo ad Hollywood, non sia mai che non si inseriscano effetti speciali a casaccio...). Tom Hanks se la cavicchia, McGregor non è tanto convincente nel ruolo di super cattivo. Il fascino di Roma è ben rappresentato.
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