Regia di Joshua Michael Stern vedi scheda film
Commedia americana che parte da uno spunto assai bislacco, ma anche in grado di offrire variazioni molto interessanti, qui coltivate piuttosto bene per circa tre quarti della pellicola.
Bud (un Kevin Costner a suo agio nei panni di un uomo alla deriva esistenziale), vive con la figlioletta che è tutto l’esatto opposto suo per atteggiamenti.
Lui vive con superficialità praticamente tutto, legato ai (pochi) vizi che si può permettere, per niente in grado di ascoltare e valutare le cose che lo circondano con la giusta importanza.
Così è la piccola di casa a dover vestire i panni della persona matura e per una sua lezione civica si innescano una serie di eventi imprevedibili.
Infatti Bud diventa suo malgrado l’ago della bilancia per una decisione importante come quella di eleggere il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Ovviamente i due contendenti faranno di tutto per arruffianarsi le sue simpatie, andando contro tutti i principi cardine delle proprie convinzioni.
Nel complesso la pellicola è abbastanza riuscita, ma lo script non è determinato fino in fondo.
Viene ben sfruttato il fattore cardine legato alla politica senza scrupoli in cui non sono le idee ad aver la meglio, bensì le necessità legate alla conquista della poltrona.
Interessante, oltre che necessaria, la soluzione di far sputtanare i due candidati, piuttosto che calcare la mano sulle loro idee riconosciute.
Così il repubblicano diventa un ferviso sostenitore della natura per salvare il fiume dove Bud pesca, mentre il democratico diventa improvvisamente chiuso nei confronti dell’immigrazione (esilerante la scena di frontiera con i messicani pagati per recitare una scenetta da antologia) per salvare il posto di lavoro del protagonista.
Tutto funziona decisamente bene, ma ci si chiede, quasi fin da subito, come andrà a finire.
E qui purtroppo la genialità, e con lei la cattiveria, finiscono per lasciare spazio ad un po’ troppo “zucchero”.
Peccato, perché poteva essere un film davvero buono, invece così è “solo” discreto.
Nel complesso comunque piacevole.
Regia determinata e ben calibrata per buona parte della pellicola.
Purtroppo la storia ha un finale troppo convenzionale che non riesce a smussare.
Il tempo passa ed i successi sono ormai un lontano ricordo.
Qui è bravo a mettersi in gioco con un bel ruolo lontano dai canoni che lo hanno reso popolare.
Bravo.
Soddisfacente.
Quando una personalità come la sua si trova a contatto con una situazione del genere i fuochi d'artificio sono assicurati.
Almeno in tre situazioni è da antologia.
Soddisfacente, adeguato per la parte che comunque non gli offre molto spazio.
Abbastanza simpatico.
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