Regia di Gennaro Righelli vedi scheda film
"...Ebbe scatti felini e abbandoni mortali, fu dominatrice e vinta con una molteplicità d’espressioni e di gesti a volta, a volta sublimi, perversi, sempre degni della sua giusta forma di massima tragica del silenzio..."
La ribellione, il voler uscire dagli schemi, dalla via già definita e tracciata, incanalata, dall'obbligo morale di aderire senza alcuna remora agli obblighi delle tradizioni è un percosro difficile, arduo. Anzi un impresa degna di Ercole. E Cainà ricorda proprio questo eroe che si batte con gli Dei mentre la pastorella lotta contro gli idoli della vita tipica di un villaggio della Sardegna, ma potrebbe benissimo essere altrove in quell'epoca ed in precedenza.
Una lotta impari, Ercole era figlio di Zeus, Cainà una donna semplice, ma che vedeva nascere in se il desiderio di avventurarsi nel mondo, per conoscerlo, forse addirittura domarlo con il suo coraggio e la sua forza.
Il modo purtroppo non è come se lo immagina. Non basta salvarsi da una tempesta grazie ad un prode marinaio per veder nascere in lei un amore maturo e solido. Invero non è chiaro dal film il motivo per cui il suo amore per il Capitano muti, capitano che l'accoglie in casa e litiga, cacciandole, anche con le sue sorelle pur di averla con se.
Ma forse l'indole di Cainà è tale da farla fuggire da ogni situazione di chiusura dal mondo. Ama la libertà come si può amare l'idea dell'amore, senza confini, fino all'orizzonte.
La tesione raggiunge il suo massimo quando fugge per ritornare a casa sua, ma che casa non è più. Tutti le sono contro, nessuno può ribellarsi. Le disgrazie nascono proprio dalla ribellione che tutti, anche lei adesso, vedono ingiustificata, ma a cui non c'è più rimedio.
Lei è la causa di tutto e solo una morte data con amore può salvarla, almeno in parte, dal male che pensa di aver fatto.
Film aspro come le rocce della costa sarda, aspro come i cuori delle persone che propiro da questa dura roccia sembrano essere forgiati, da millenni. Per restistere alle onde del mare, al vento, al caldo, alla fame, al duro lavoro... non basta avere un cuore pieno d'amore.
Interessante:
http://www.torinocittadelcinema.it/schedafilm.php?film_id=188&stile=large
da cui è tratta la citazione del commento breve.
Probabilmente al film mancano le scene di come lei si salvi dalle attenzioni del capitano, completamente ubriaco. Direi accecandolo.
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