La giovane Cainà preferisce la vita libera in mezzo alle sue capre alle convenzioni della propria piccola comunità. Un veliero di passaggio dalla costa è l'occasione per fuggire: attraverso mille peripezie, Cainà finirà per rimpiangere casa.
Note
Gli schemi convenzionali del mélo sono ravvivati dalla drammatica asprezza dei paesaggi.
"...Ebbe scatti felini e abbandoni mortali, fu dominatrice e vinta con una molteplicità d’espressioni e di gesti a volta, a volta sublimi, perversi, sempre degni della sua giusta forma di massima tragica del silenzio..."
La ribellione, il voler uscire dagli schemi, dalla via già definita e tracciata, incanalata, dall'obbligo morale di aderire senza alcuna remora agli obblighi delle tradizioni è un percosro difficile, arduo. Anzi un impresa degna di Ercole. E Cainà ricorda proprio questo eroe che si batte con gli Dei mentre la pastorella lotta contro gli idoli della vita tipica di un… leggi tutto
La ribellione, il voler uscire dagli schemi, dalla via già definita e tracciata, incanalata, dall'obbligo morale di aderire senza alcuna remora agli obblighi delle tradizioni è un percosro difficile, arduo. Anzi un impresa degna di Ercole. E Cainà ricorda proprio questo eroe che si batte con gli Dei mentre la pastorella lotta contro gli idoli della vita tipica di un…
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"...Ebbe scatti felini e abbandoni mortali, fu dominatrice e vinta con una molteplicità d’espressioni e di gesti a volta, a volta sublimi, perversi, sempre degni della sua giusta forma di massima tragica del silenzio..."
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