Regia di Jean Cocteau vedi scheda film
VOTO 8+ MAGICO Quando un film può essere un meraviglioso viaggio fantastico. Jean Cocteau, uno degli artisti chiave del 900 ci regala un sogno romantico e fin dalle premesse chiede allo spettatore una regressione infantile tale da purificare lo sguardo e rendere razionale l'irrazionale. Quindi la chiave di lettura oltre alla potenza del sentimento è la libertà della visione, perché la dimensione onirica della pellicola trionfa nella percezione totale delle splendide scenografie che avvolgono tutta la vicenda. La messinscena privilegia il non visto, le ombre, le nebbie, lavorando con le sensazioni e i trucchi vecchi come il cinema per ricreare il castello della bestia. Gli attori sembrano 'galleggiare' in questi scenari per poi precipitare nella realtà degli sciagurati vizi umani, primi fra tutti l'invidia e la gelosia, temi centrali dell'adattamento della favola versione Beaumont, come il necessario happy-end. A distanza di 70 anni La Bella e la Bestia di Jean Cocteau, mantiene ancora tutta la sua magica forza ammaliatrice
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