Regia di Jean Cocteau vedi scheda film
Curioso film fantastico, con molte idee e soluzioni visive interessanti, che mostrano la fantasia del suo autore. Comunque è già la fiaba di per sé ad essere interessante e a prestarsi a molte riflessioni e interpretazioni. Forse essa è principalmente una riflessione sull'amore vero, il quale prescinde delle fattezze fisiche e si basa sulle qualità interiori. O meglio, così dovrebbe sempre. Il corpo bello certo abbellisce, e dà all'occhio la sua parte, ma non è da esso che si origina l'amore. Forse questo assunto, che comunque trovo giusto, è vero più spesso per le donne che per gli uomini, i quali tendono a farsi abbagliare dal corpo femminile.
La protagonista di questo film riesce a vedere la persona che sta dietro al corpo repellente, e ad innamorarsi di quella. Il finale è quasi un premio per la ragazza, e la sua capacità di amare in modo vero. Ella viene fortemente contrapposta da Cocteau alle sue sorelle, che sono pettegole, bisbetiche, invidiose, e protese solo verso i beni materiali. In generale però è tutto il mondo che la circonda a non capire il suo sentimento per la bestia, e a cercare in tutti i modi di sabotarlo. Agli altri preme solo appropriarsi dell'oro custodito nella camera del tesoro della casa...
Tra le idee più interessanti segnalo nella casa le braccia vive a mo' di candelabro, e le statue anch'esse vive. Pure gli effetti speciali sono interessanti; sono relativamente semplici - a motivo dei mezzi tecnici dell'epoca - ma ideati con molta fantasia. A suo modo, un film romantico, con un fascino tutto particolare.
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