Regia di Alain Robbe-Grillet vedi scheda film
La RHV è una delle case di produzione di dvd più belle che abbiamo in Italia e sta finalmente pubblicando i film di Alain Robbe-Grillet, intellettuale famoso per essere stato sceneggiatore de L'anno scorso a Marienbad di Resnais e noto soprattutto come scrittore ma maltrattato e poco conosciuto come regista. La belle captive è un film molto complesso e tacciato dal Mereghetti come "accademico", ma io l'ho trovato affascinante: un agente segreto viene ingaggiato per una missione che si rivelerà una gabbia onirica, forse una produzione della sua stessa mente, ma non ci è dato mai di saperlo fino in fondo. Tutto rimanda all'omonimo quadro di Magritte che già smarrisce e proietta chi guarda in mondi ingannatori, o che ci paiono tali, non capaci di saper guardare veramente. La storia però è intrecciata col mito greco della bella prigioniera, appunto, ossia di una donna morta da anni che diventa l'amante del detective (in questo caso) e che contribuisce allo smarrimento dell'uomo. Il film è forse impossibile da raccontare e ricorda Lynch, un po' Zulawski, un po' Hardy (a buon intenditor...) e magari anche Polanski per il quartetto La morte e la fanciulla di Schubert, ma in chiave fortemente surrealista e al di là di ogni comprensione semplicistica, diciamo pure anche un po' ripetitiva, ma comunque appagante e stimolante alla fine del delirio. Un film molto, moltissimo sui generis, con all'attivo fotografia e scenografie visionarie, ir- (o sur-)reali. 8
Strepitoso e lacerante Franz Schubert.
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