Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Shane Meadows è un nome da tenere d’occhio, mi è bastato vedere un suo film per pensarlo, anche se questa sensazione non è stata istantanea, ma cresce durante la visione che, man mano che passano i minuti, acquisisce sempre più solidità.
Richard (Paddy Considine) e Anthony sono due fratelli; il primo è un soldato appena rientrato a casa, il secondo è un ritardato mentale, vittima di brutali angherie da parte di una banda di criminali che lo sviliscono nei modi peggiori possibili.
Richard è deciso a farsi giustizia da solo ed in cinque giorni porterà a termine una sanguinosa e spietata vendetta.
Film molto interessante che combina la violenza della vendetta fisica con quella prettamente psicologica di cui Anthony è stata vittima sacrificale.
Entrambi i frangenti sono concepiti con una crudezza spiazzante, soprattutto la parte delle violenze ai danni del povero ragazzo è quasi insopportabile alla vista con svariati momenti dove il disgusto verso gli aguzzini è pressoché totale.
Un po’ più ordinaria la mattanza della vendetta, anche se non mancano alcune chicche di un certo impatto, come la droga messa nel tè che fa uscire di testa le tre carogne, e poi la parte finale che regala un paio di colpi di scena di buon effetto e che completano la visione delle cose.
E su tutto domina pure l’altra faccia dell’Inghilterra, che Shane Meadows rappresenta con notevole cattiveria, partendo da un sobborgo dove non succede quasi nulla alla luce del sole, ma poi dietro si nascondono le mele marce.
Molto interessante anche la colonna sonora che propone alcune tracce notevoli.
Insomma ritengo questo film decisamente riuscito, per nulla consolatorio (ed il finale non ammette indugi), drammaticamente violento e terribilmente lontano dagli artifici che a volte limitano il cinema pensato più in grande (qui tutto è fatto con pochi mezzi, ma una buona quantità di idee).
Allucinato.
Molto interessante.
A tratti assolutamente allucinato.
Bravo.
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