Regia di Roy Ward Baker vedi scheda film
Il Conte Dracula terrorizza un villaggio in un angolo remoto della Cina, servendosi di sei vampiri cinesi e di un esercito di morti viventi. Il dr. Van Helsing (Peter Cushing), aiutato da otto esperti di arti marziali, cerca di neutralizzarlo una volta per tutte. Ormai siamo alla frutta. Per cercare di riguadagnare il prestigio perduto, la Hammer tenta l'esperimento di coniugare l'horror gotico di cui e' stato il grande precursore, con il cinema di arti marziali tanto in voga negli anni 70', grazie ai film interpretati da Bruce Lee. Dietro la macchina da presa troviamo il bravo, ma in questo caso svogliatissimo (e come gli si puo' dare torto?) Roy Ward Baker, uno dei registi piu' prestigiosi della scuderia Hammer. Idea curiosa e bizzarra, ma nata male, aggravata da un taglio eccessivamente avventuroso e da fumetto, siparietti sentimentali interrazziali e fastidiosamente mielosi, trucchi tutt'altro che impeccabili e una lunga , sfiancante e noiosa serie di combattimenti all'arma bianca. Tra gli interpreti troviamo nuovamente Peter Cushing nei panni del dr. Van Helsing, acerrimo nemico di Dracula. Diede forfait Cristopher Lee, deluso probabilmente dall'esito del non riuscitissimo I SATANICI RITI DI DRACULA. Il suo posto venne preso dal caratterista britannico John-Forbes Robertson, che da vita a un Dracula da festa in maschera. Meno male che il suo personaggio si vede solo nel prologo e nel finale, dove viene tolto di mezzo in maniera a dir poco frettolosa, quasi a voler terminare le riprese il prima possibile. Non ho certo avuto modo di visionare l'intera filmografia horror della Hammer, ma questo LA LEGGENDA DEI SETTE VAMPIRI D'ORO, lo colloco tra i piu' brutti da essa prodotti , al pari di UNA MESSA PER DRACULA, GLI ORRORI DI FRANKESTEIN e LA MORTE VA A BRACCETTO CON LE VERGINI.
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