Regia di Christian-Jaque vedi scheda film
Nonostante un cast di tutto rispetto, questa commedia non decolla mai. Un po' troppo verbosa, si focalizza sulla faccenda dei cavilli burocratici e non sfrutta abbastanza le possibilità del duetto inedito (e mai più riedito) Totò-Fernandel. Certo, si nota sempre la differenza fra la spalla Peppino (bravissimo a servire le battute, ma inconsistente come personaggio) e l'antagonista (Fabrizi in Guardie e Ladri o De Sica nei Due marescialli), attore con un ruolo ben più quadrato e personale. Oltre ai due attori, vanno ricordati molti nomi che hanno fatto grande il cinema italiano: Age e Scarpelli (sceneggiatura, con il regista), Polidori (scenografie, già con Pietrangeli e Antonioni), Mastroianni (montaggio), Di Venanzo (fotografia), Rota (musiche). Eppure il risultato è modestino.
Al confine fra Italia e Francia un italiano, contrabbandiere da strapazzo, combatte un'annosa battaglia contro un doganiere francese. Quando il francese minaccia l'arresto, l'italiano denuncia un'irregolarità del 'rivale' che lo vorrebbe nato nella parte italiana del confine: ciò potrebbe comportare gravi guai per il doganiere, in primis la rinuncia alla divisa.
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