Regia di William Dieterle vedi scheda film
Dramma umanitario molto coraggioso, considerato anche l'anno di produzione, sull'ambiente carcerario e le conseguenze psicologiche di un sistema che, pur dovendo garantire una pena giusta, spesso non garantisce il rispetto dei diritti fondamentali degli stessi condannati assumendo toni "vendicativi" e opprimenti. Diretto dal giovane regista e interprete W. Dieterle, poi passato alla Universal, Sesso in catene (Sesso incatenato) prende spunto da un'inchiesta sulle condizioni dei detenuti soffermandosi quindi sul sostegno della causa con toni di passionalità calibrata e interpretazioni sobrie ma convincenti, forse ancora superficiale per quanto riguarda gli accenni all'omosessualità, ma ben realizzato dal punto di vista narrativo e formale, con belle sovraimpressioni e dissolvenze evocative. 7 1/2
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