Regia di Brad Silberling vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Mescolare avventura, preistoria e demenziale spinto, ispirandosi per giunta ad una serie televisiva anni settanta, non era affatto una missione facile, anzi il rischio era altissimo.
Ed infatti il risultato al botteghino è stato deludente, ma soprattutto il film convince solo in minima parte, grazie a qualche scenario molto ben realizzato ed a alcuni momenti comici molto stupidi, ma anche divertenti grazie al solito sgraziato Will Ferrell.
Rick Marshall (Will Ferrell) è uno scenziato strambo e con idee per cui viene sbeffeggiato da tutti, ma un giorno, grazie a Holly (Anna Friel), riesce a finire nel mondo pararello che aveva sempre sostenuto esistere.
Qui i due, coadiuvati da Will (Danny McBride), se la vedranno con dinosauri affamati e con creature aliene pronte ad invadere il mondo reale, per cui dovranno riuscire a tornare indietro senza che gli esseri verdi li riescano a seguire.
Il film è decisamente strambo ed in buona parte sconclusionato, per cui la storia è poca cosa, anzi forse è proprio meglio evitare di seguirla, perché in fondo si tratta di un gioco di fantasia nel quale alcuni compartimenti sono ben fatti, ma l’amalgama finisce con l’essere quasi sempre latitante.
Così si salvano alcuni scenari che mescolano un po’ di tutto (dinosauri, piscine, camper e primati), realizzati con effetti speciali importanti (tranne le creature aliene pensate con un gusto retrò, il resto è davvero fatto con notevole dispiego di mezzi) e soprattutto alcuni siparietti comici nei quali il versante demenziale diviene assoluto protagonista.
E in questo frangente, ovviamente, domina l’estro scorretto e volutamente rozzo di Will Ferrell (assolutamente spassoso lo scontro che si rinnova di volta in volta col tirannosauro), mentre i due compagni di sventura non sono all’altezza di fargli da spalle comiche.
Per il resto si segnala un inizio molto stentato (i primi 20 minuti sono da dimenticare) ed un po’ troppo caos verso la fine, mente i titoli di coda sono probabilmente la cosa migliore del film, decisamente gustosi sia per i quadretti riassuntivi che per la musica di accompagnamento.
In generale quindi “Land of the lost” rimane un film non riuscito, decisamente rischioso da pensare così com’è, ma in fondo ha anche qualcosa di affascinante.
Poca roba comunque.
VOTO : 5,5.
Tante idee anche originali ma non riesce a creare un amalgama convincente.
VOTO : 6,5.
Stupido quasi ai suoi massimi livelli, regala risate grezze ma copiose.
VOTO : 5,5.
Abbastanza anonima.
VOTO : 5,5.
Qualche battuta felice, altre meno, fa sorridere solo per brevi tratti.
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