Regia di Fernando Eimbcke vedi scheda film
Ritmi veramente lenti per questa pellicola di Eimbcke. Uso infinito di camera fissa, inquadrature frontali (praticamente quasi sempre) dalle quali il nostro protagonista Juan entra ed esce in continuazione, da sinistra a destra o viceversa. Pochissimi scenari, a più riprese ripetuti. Buio, silenzio, a dilatar ancor di più (se possibile) i ritmi e la lentezza ricercata dal regista. L'idea non è male e particolare, ma se a questo si aggiunge una trama scarna in un film breve (meno di 1h30') risulta normale che il risultato non sia dei migliori. Peccato, occasione un pò buttata. Bella e struggente la sigla finale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta