Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
Dimesso e compassato, Walt poggia il foglio sul vetro della sala colloqui del centro di detenzione e gira la testa mentre Tarek legge la lettera della sua ragazza. Indignato e sbalordito, Walt sbraita la sua collera civile all'indirizzo dell'impiegato del centro di informazione immigrati, seduto distaccato e indifferente dietro un altro vetro. Sempre dietro a un vetro Walt guarda partire l'aereo che porterà via per sempre Mouna, abbraccio consolatorio e tardivo del destino. Ed è lo scorrere del vetro dei finestrini della metro che incornicia Walt nella solitudine di una suonata di djembè, da percuotere con rabbia e rassegnazione. Fuor di metafora, a dire: siamo sempre e comunque divisi da un filtro che ci separa ed isola dall'altro, hai voglia a dire globalizzazione. Al di là di qualche buonismo di troppo (perdonabilissimo) un film che coinvolge ed emoziona con semplicità. Sistema Usa e sistema Siria sullo stesso piano? Una sassata al cuore.
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