Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
CONTIENE ANTICIPAZIONI - Complessivamente mi è piaciuto. Ho apprezzato l'originalità della narrazione, posata e minimalista, e la sensibilità umana con cui è trattato il dramma di molti immigrati in America dopo l'11 settembre. Umanamente bello è anche l'aiuto che il professore dà a questi poveri sventurati, ospitandoli nel suo appartamento e battendosi in prima persona per aiutarli.
Mi ha convinto di meno la progressiva dissoluzione dell'identità e dei gusti del professore a mano a mano che rimane a contatto con gli immigrati. Alla fine, infatti, non gli importa più, oltre che del lavoro, del pianoforte e della musica classica, e si dà al suonare il tamburo. E' come se disprezzasse quello che gli è sempre piaciuto per conformarsi alla cultura dei suoi nuovi amici. La scena finale di lui che suona all'impazzata nella stazione della metropolitana mi è sembrato un gesto un po' cinico di autodissoluzione.
Detto questo, è comunque un film che ha il suo valore umano, realizzato con buone capacità tecniche, e che spicca nel panorama contemporaneo.
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