Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
tutti quei marchi di garanzia che dovrebbero fare di un film un'opera D.O.P., D.O.C. e quant'altro a me invece mi mettono sul chi va là. premi e presenze a destra e amanca non fanno di un film un capolavoro. ANZI!!!!! the visitor è il solito filmettino carino fino alla fine del primo tempo. poi gira, pirla e volta fino alla conclusione che fa uscire la gente dal cine e dire di quanto è carino e fatto bene il film. innanzitutto meno male che tareq ha fatto passare il èprofessore e se stesso con un biglietto solo, perchè se mi dovevo sciroppare 100 minuti di tamburi africani, cercavo l'ingresso per il buco nero di kubrick. diciamo che il punto di svolta è arrivato abbastanza inatteso. devo dire che ero abbastanza pronto per una sundanceata con animi e anime tristi e sperse che ritornavano a sorridere grazie ai ritmi musicali del sud del mondo. diciamo che il film è un pò la solita carineria nata sulla scia dell'11 settembre. nobili intenti, ma discutibili risultati. è più forte un "è come in siria" della madre di tareq che uno sfogo urlato del professore di fronte al vetro divisorio del centro di internamento. ma alla fine l'esaudire il desiderio di tareq del professore non trasmette nulla di più di una probabile bella fine per il film. e anche tutto quello sfogarsi della madre col professore e parlare e parlare e parlare avrà forse un senso per un film tv o una drammatizzazione alla history channel, ma nel film è banale e rivista e annoiante. i registi non sono quasi più in grado di comunicare senza annegare gli spettatori in un'esondazione di frasi. era bello il personaggio del professore perchè era silenzioso o di poche parole. il fatto di sostituire le parole con il suono del tamburo africano non ha migliorato le cose.
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