Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Sergio Martino è stato uno dei meno dannosi mestieranti del cinema italiano fra i settanta e gli ottanta (poi è precipitato nel baratro della televisione, con prevedibilmente mediocri esiti); nel corso della sua carriera ha realizzato semplicemente ciò che il fratello produttore Luciano gli imponeva di volta in volta. Nei primi '70 andavano di moda il thriller, e ne fece alcuni (anche dignitosi), così come la commedia scollacciata (Giovannona Coscialunga... è del 1972) e così pure il poliziottesco, ovvero il poliziesco all'italiana, giallo più azione più commedia con un sottotesto di critica sociale (spesso destroide). In quest'ultimo filone si inserisce Morte sospetta di una minorenne, che, tanto per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, pesca dal torbido dell'erotismo nel titolo (ma in realtà la pellicola è ben poco pruriginosa) e rovista spesso nel thriller alla Dario Argento con dettagliate sequenze sanguinolente e, particolare non di secondo piano, una colonna sonora di Luciano Michelini che plagia a più riprese quella di Giorgio Gaslini per Profondo rosso (uscito pochissimi mesi prima). Protagonista è Claudio Cassinelli, già con i Taviani (Allonsanfan), la Cavani (Galileo) e Bellocchio (La Cina è vicina), ma sempre in parti minori; da qui in avanti troverà la sua strada nel cinema di genere, fino all'incidente mortale che lo coglierà una decina d'anni più tardi proprio sul set di un film di Martino (Vendetta dal futuro). Altri nomi noti sul cartellone sono quelli di Mel Ferrer, Gianfranco Barra, Massimo Girotti, Jenny Tamburi: non male come cast, ma la sceneggiatura del regista e di Ernesto Gastaldi risulta piuttosto convenzionale e scialba, ricalcando i soliti stereotipi del poliziottesco (lo sbirro violento contro la giungla malavitosa della metropoli). 4,5/10.
Il commissario Germi deve indagare sull'omicidio di una ragazzina, ma andando a fondo nel sordido scenario della malavita metropolitana la legge gli va stretta...
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