Regia di Julian Jarrold vedi scheda film
VOTO : 5++.
Pellicola deludente che porta in scena tanti elementi interessanti, seppur già visti, ma lo fa con una scarsa coesione nel racconto e senza riuscire a valorizzare i momenti chiave che ci sono, ma che per lo più passano senza lasciare una traccia evidente.
Charles Ryder (Matthew Goode) arriva a Oxford in un mondo per lui completamente nuovo.
Qui conosce Sebastian (Ben Wishaw), ragazzo omosessuale condizionato da una famiglia molto ricca ma anche fin troppo ancorata nelle tradizioni religiose più rigide; i due diventano amici stretti e Charles viene invitato nella sfarzosa tenuta della famiglia di lui, dove conosce la retrograda madre (Emma Thompson) e la bella sorella Julia di cui si innamora (durante un soggiorno veneziano), ma il suo essere ateo gli impedisce di essere preso in considerazione come possibile sposo (inoltre questo sentimento lo toglie dalle grazie di Sebastian).
Charles viene quindi allontanato per poi ritornare anni dopo per riprendersi Julia, ma il destino è già stato scritto e la seconda guerra mondiale ormai incombe.
In questo film diretto, in maniera scolastica, da Julian Jarrold di fatti ne succedono parecchi, ma sono spesso legati male tra loro, con lunghi salti temporali proposti quasi all’improvviso e che tagliano di sovente il filo conduttore senza convincere.
In più manca soprattutto l’enfasi che pare essere soggiogata, più che dalla confezione algida (ma non splendente), da evidenti limiti della direzione, questo perché i personaggi subiscono evoluzioni melodrammatiche che meritavano un approccio ben più intenso.
Invece tutto scorre per lo più a rilento (due ore sono un po’ troppe), con spostamenti di luoghi e tempi fin troppo continui e con pochi passaggi ispirati che comunque non mancano proprio del tutto.
Infatti non sono male le escursioni fuori Inghilterra, con la bella vacanza veneziana, ma anche il più triste viaggio di Charles in Marocco alla ricerca dell’amico scomparso (c’è da dire che lo trova in un lampo, per fortuna che era disperso!), ma in generale vince soprattutto le sensazione di veder raccontate troppe cose, senza che si riesca a scavare per bene in qualcosa.
Anche il cast, ricco di nomi vecchi (Emma Thompson, Michael Gambon e Greta Scacchi) e nuovi (Matthew Goode e Ben Whishaw) non è guidato al meglio e non riesce ad esprimersi come ci si sarebbe aspettati.
Dunque un film sostanzialmente deludente, soprattutto perché a leggere la trama pare interessante, ma alla fine non riesce quasi mai ad esserlo veramente.
Asfittico.
VOTO : 5++.
Regia deludente, scarsa nel mettere insieme il racconto ed incapace di rendere appariscenti i momenti più importanti della vicenda.
VOTO : 6++.
Professionale e brava a rendere "carogna" il suo personaggio.
VOTO : 6.
Ruolo minore nel quale non punge.
VOTO : 5/6.
Meno bravo del solito.
Un pò compassato.
VOTO : 6.
Recitazione sopra le righe, convincente solo a sprazzi.
VOTO : 5,5.
Figura di contorno che dice poco.
VOTO : 5,5.
Poca personalità.
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