Regia di Evgenij Ufit vedi scheda film
mi viene da sorridere e dire mah... per fortuna che sono relativemente brevi(la porta di legno, poco più di un'ora)e abbastanza stranetti così risulta divertente seguirli. però anche questo ufit da tenere presente perchè almeno ogni tanto mi spoglia gli attori maschi.
un uomo se ne va dalla città, dove era successo qualcosa nei sotterranei o fogne e si reca in campagna da un parente e qui comincia a vagare da un posto all'altro. vedere agglomerati di persone ciondolare. una lancia galleggiare su di un rivolo. e poi perchè andare a vedere cosa sono quei rumori di cocci e trovare il parente che nudo va ad abbeverarsi dalla teiera mentre un altro uomo nudo va avanti e indietro. alla fine recatosi da un dentista che dice le poche parole del film viene aggredito dall'agglomerato di uomini che gli calano i pantaloni. fugge su di una motrice e investe un bambino che si è disposto sui binari per suicidarsi. poi compare una scritta: "poco dopo arrivò il freddo". passano in processione gli uomini e fine della storia.
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