Regia di Marc Caro vedi scheda film
Dante 01 è un satellite artificiale in orbita intorno all'omonimo pianeta. E' un ibrido tra carcere e ospedale psichiatrico, all'interno del quale sono reclusi alcuni criminali, pericolosi e propensi alla follìa. Su di loro vengono eseguiti esperimenti; sono assistiti da alcuni dottori che ne studiano il comportamento. Il satellite è raggiunto da un nuovo, misterioso, prigioniero, dotato di misteriosi poteri, e da una dottoressa, Elisa, incaricata di fare ulteriori esperimenti, non approvati da Persephone, la studiosa di bordo. La presenza del nuovo arrivato sconvolge i fragili equilibri tra i detenuti, spingendoli alla rivolta. Film di fantascienza, non di facile comprensione, in virtù della complessa simbologia utilizzata dal regista Marc Caro. Il misterioso nuovo prigioniero, "San Giorgio", porta in sè forze di una potenza immensa, che non riesce a comprendere ne' dominare. Elisa lo accompagna sul satellite per poter studiare e controllare (a vantaggio della "compagnia") tali forze, ma la sua missione fallisce. Nella sequenza finale vediamo "San Giorgio" scatenare le sue energie in una straordinaria ed incredibile azione. Non ho trovato agevole seguire il film. Per buona parte del racconto, non succede nulla. Vediamo la tensione crescere tra i detenuti - non tutti ben distinguibili tra loro perchè rasati e vestiti nella stessa maniera - e tra il personale medico e di sorveglianza. C'è una certa curiosità per il mistero di "San Giorgio"; poi inizia l'azione, fino ad un finale "palpitante" ed un epilogo che ho trovato eccessivo, in linea tuttavia con le ambizioni del regista, il quale fa un generoso uso di simbologia "biblica". Nessuno tra gli attori mi ha colpito positivamente. Degna di nota, comunque, la presenza di Dominique Pinon, che aveva lavorato con il regista in "Delicatessen" e "La Città Perduta". La pessimistica prospettiva di futuro e le atmosfere cupe e decadenti ricordano l'epopea di Alien, in particolare il terzo episodio. Il film non mi ha particolarmente colpito, ho apprezzato atmosfere e sequenze d'azione - nulla di particolarmente originale - meno le velleità del regista, che rimangono in buona parte irrisolte.
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