Regia di Marc Caro vedi scheda film
Il condominio di Delicatessen rivive nella prigione spaziale denominata Dante 01.Il film di Marc Caro ha le stimmate dell'ex sodalizio con Jeunet,la stessa visionarietà torbida e inquieta,la stessa faccia alla Teomondo Scrofalo di Dominique Pignon,un mondo asettico ,una prigione ipertecnologica popolata da galeotti che per scampare alla pena di morte decidono di sottoporsi ad esperimenti scientifici.Un film di fantascienza che concettualmente ha molti padri da 2001 a Solaris a Gattaca e che visivamente è debitore di tutti quei film di sci fi che fanno della claustrofobia la cifra stilistica dominante,dalle varie declinazioni di Alien successive ai primi due capitoli(e non a caso uno dei capitoli è firmato dall'ex sodale Jeunet),ai vari Cube.I più cattivi diranno che sembra che hanno imprigionato i Rockets(ricordate il complesso francese che suonava ricoperto di vernice argentata?) e che ha un aspetto complessivamente povero(ma la povertà è mascherata veramente bene) rispetto alle produzioni americane del genere che vantano budget multimilionari.Per farvi un idea questo film ha avuto un budget di 8 milioni di dollari film come l'ultimo di Raimi o District 9 hanno avuto budget di 30 milioi di dollari cadauno e sono considerati dei film low budget,per gli standard americani.Però un film come questo merita rispetto perchè ha un idea di cinema alla base,in stretta contiguità col mondo del fumetto,una fantascienza che poi sfuma nella filosofia.Un cinema libero da imposizioni produttive,senza l'assillo del lieto fine hollywoodiano con qualche punta di genio frutto più probabilmente del passato da disegnatore di Metal Hurlant che del mestiere di regista.E quella tuta anticorrosione costruita così artigianalmente rasenta l'arte naif....
ottima
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