Regia di Marc Caro vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Marc Caro, senza il fido compagno di regia Jeunet, recupera atmosfere suggestive (è proprio il caso di dire così visto che qui si rifà a tanti film ambientanti nello spazio), ma il suo lavoro risulta anche troppo frammentario nel racconto.
Ci troviamo all’interno di una prigione spaziale che stazione nell’orbita del pianeta Dante 01.
Qui sono rinchiusi pericolosi criminali che hanno accettato di sottoporsi ad esperimenti scientifici (piuttosto che morire), controllati da un limitato gruppo di dottori (tre) e guardie (due).
Tutto scorre nella normalità fino a quando non arrivano in contemporanea una giovane e smaliziata dottoressa, inviata dalla compagnia, ed una nuova cavia (Lambert Wilson) che dimostra di possedere capacità curative soprannaturali.
Questi due innesti rompono gli equilibri sia tra i prigionieri, tra loro organizzati come se fossero una minuscola società, che all’interno del team di ricerca.
Film che ho trovato abbastanza deludente, ma dove ci sono comunque diversi aspetti positivi.
Innanzitutto l’ambientazione provoca una piacevole sensazione di claustrofobia e richiama altri film che hanno condizionato il genere fantascienza negli ultimi trent’anni.
Poi si trovano inserti visionari molto interessanti (su tutti il super trip del finale), e l’organizzazione scelta per le divisioni all’interno della base spaziale l’ho trovata intrigante (anche se alcuni caratteri, soprattutto nel team di ricerca, sono un po’ troppo dozzinali).
Non mancano nemmeno tocchi vintage, come la “divisa” costituita in maniera estemporanea per l’immersione nel liquido bollente
Purtroppo però su tutto domina la storia che ho trovato alquanto latitante e che fatica a conquistare; soprattutto la parte conclusiva è troppo astratta e personalmente mi è parsa pure un po’ monca.
Senza dimenticare che il tutto si chiude in circa 75 minuti, troppo poco per un film di fantascienza che promette parecchio, ma poi soddisfa “solo” dal punto di vista visivo (che comunque per essere un film francese è ben fatto).
Insomma questo “Dante 01” è un film spiazzante che non si accontenta di copiare e basta, ma che in fondo non trova sempre soluzioni consistenti (questo soprattutto verso la fine).
Suggestivo, ma poco concreto.
VOTO : 5,5.
Suggestiva la parte visionaria, ma a livello di narrazione convince solo in minima parte.
VOTO : 6,5.
Intepretazione sofferta ed enigmatica.
VOTO : 6.
Fa il suo in una parte di routine.
VOTO : 6++.
Interessante, bello ritrovarlo in scena.
VOTO : 6.
Ruolo ordinario.
VOTO : 6.
Volto e fisico giusto per il contesto.
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