Salma è una vedova palestinese che vive da sempre nella casa di famiglia, devota al giardino di limoni che per anni ha coltivato assieme al padre. Il suo piccolo appezzamento è proprio al confine tra Cisgiordania e Israele. Per il ministro della difesa israeliano, suo nuovo vicino, quegli alberi non sono altro che una minaccia alla sua sicurezza: devono essere abbattuti. Ma le richieste del ministro si scontrano con la determinazione di Salma: la donna è disposta a sacrificare la vita purché il frutteto resti al suo posto. La questione viene portata in tribunale: ma a complicare le cose arrivano il suo giovane avvocato, che non è indifferente al fascino di Salma, e la moglie del ministro, intrappolata in una vita che probabilmente non vuole più.
Note
I territori “esteri” coincidono con il giardino di chi ci vive accanto, lo stato straniero e ostile si identifica con una donna che innaffia le sue piante: con questa forzatura Riklis riesce a far esplodere le contraddizioni, la follia e la demenza della situazione mediorientale. Una regia asciutta e controllata, attori magnifici pieni di orgoglio: il film, nel contrarre forzatamente i confini dello stato israelo-palestinese dentro i limiti di un giardino, comprime anche il dolore, la rabbia e le fobie psicologiche dei popoli. Un film più estremo di quello che sembra.
Magari un pò buonista ma non dispiace, è sempre istruttivo vedere queste pellicole, fa sempre bene una ripassata di sentimenti giusti, (tipo in questi tempi di Guerra) il finale è "esemplare", la vita è troppo breve per sprecarla in inutili diatribe, bisognerebbe spiegarlo a molti governanti sparsi per il Globo, la Vita terrena non è eterna...
Gli alberi sono come gli esseri umani, hanno un'anima. Per me che sono appassionata di esseri vegetali, è bella l'idea di concentrare la resistenza palestinese nella difesa di un giardino. Un film interessante anche se nella seconda metà diventa un po' troppo lento.
Il frutteto solo in apparenza è il pomo della discordia; il problema è la ruggine, la morchia di odio, di paura e di pregiudizi che si è depositata negli animi nelle persone, e che è difficilissima da rimuovere. Timidamente dalla parte dei palestinesi.
Orribile concentrato di luoghi comuni, prevedibile e fermo come la statua di un cavallo. Lento, prevedibile, noioso. Non riesco a trovare nessun motivo che giustifichi le perdita di tempo, meglio farsi una passeggiata al parco sotto la pioggia.
Intenso, delicato, recitato con intensità e girato con mano sapiente. Spessore emotivo decisamente consistente e messaggio chiaro e semplice. Un piccolo film da vedere. Hiam Abbass è come sempre splendida.
Salma Zidane (Hiam Habbass) è una donna palestinese che cura con dedizione un giardino di limoni che da generazioni appartiene alla sua famiglia. Dall'altra parte del giardino si trasferisce ad abitare il ministro della difesa israeliana Israel Navon (Doron Tavory). Ci troviamo al confine con la Cisgiordania e per ragioni di sicurezza il giadino viene recintato, la zona militarizzata e a… leggi tutto
La questione mediorientale vista dal basso. Una disputa tra vicini israeliani e palestinesi può diventare un affare di stato. Da un lato la sicurezza di un ministro israeliano, dall’altra la sussistenza di una donna araba e vedova, assicurata da un giardino di limoni che deve essere abbattuto. La forza militare e il migliore servizio segreto del mondo, che ha sempre avuto l’ossessione del… leggi tutto
E' un film sull'eterna questione israelo-palestinese per come viene vissuta nelle retrovie, per così dire, con uno sguardo per certi versi imparziale, per altri lievemente a favore dei palestinesi. Il regista rappresenta le pesanti conseguenze sulla vita di tutti i giorni dell'esasperante conflitto tra i due popoli, specie per quanto riguarda la povera gente, qui rappresentata dalla…
Di Eran Riklis avevo visto un'opera precedente (La sposa siriana) e una successiva (Il responsabile delle risorse umane) a questo Il giardino di limoni. L'impressione che ho avuto dalla visione di quest'ultimo lavoro è di un film con tanti pregi e con qualche difetto. A metà tra i primi e i secondi, si può mettere una considerazione sulla coerenza del discorso…
L'ultimo docu-film di A. Gitai su Rabin (che non ho visto ma che ho seguito nelle recensioni) mi da lo spunto per proporre questa playlist sulle pellicole che hanno riguardato questa parte di mondo senza pace. Non…
Il regista Eran Riklis mette in scena una storia sul conflitto israelo-palestinese senza mai mostrarne la cruda violenza ed evitando di focalizzarsi sul conflitto stesso. Il giardino di limoni potrebbe essere visto come un film sulla dignità e sull'orgoglio di chi è oppresso, valori fondamentali sempre più difficili da preservare (ormai a tutte le…
La questione mediorientale vista dal basso. Una disputa tra vicini israeliani e palestinesi può diventare un affare di stato. Da un lato la sicurezza di un ministro israeliano, dall’altra la sussistenza di una donna araba e vedova, assicurata da un giardino di limoni che deve essere abbattuto. La forza militare e il migliore servizio segreto del mondo, che ha sempre avuto l’ossessione del…
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Commenti (8) vedi tutti
Magari un pò buonista ma non dispiace, è sempre istruttivo vedere queste pellicole, fa sempre bene una ripassata di sentimenti giusti, (tipo in questi tempi di Guerra) il finale è "esemplare", la vita è troppo breve per sprecarla in inutili diatribe, bisognerebbe spiegarlo a molti governanti sparsi per il Globo, la Vita terrena non è eterna...
commento di GnaulzGli alberi sono come gli esseri umani, hanno un'anima. Per me che sono appassionata di esseri vegetali, è bella l'idea di concentrare la resistenza palestinese nella difesa di un giardino. Un film interessante anche se nella seconda metà diventa un po' troppo lento.
commento di Artemisia1593Il frutteto solo in apparenza è il pomo della discordia; il problema è la ruggine, la morchia di odio, di paura e di pregiudizi che si è depositata negli animi nelle persone, e che è difficilissima da rimuovere. Timidamente dalla parte dei palestinesi.
leggi la recensione completa di Baliverna6,5 L'intento è buono, ma il film non decolla mai..
commento di GanaJuzaOrribile concentrato di luoghi comuni, prevedibile e fermo come la statua di un cavallo. Lento, prevedibile, noioso. Non riesco a trovare nessun motivo che giustifichi le perdita di tempo, meglio farsi una passeggiata al parco sotto la pioggia.
commento di reinerVoto 6!
commento di Mr Blondemolto toccante e per me indubbiamente migliore di valzer con bashir voto: 7 1/2
commento di sissi2000Intenso, delicato, recitato con intensità e girato con mano sapiente. Spessore emotivo decisamente consistente e messaggio chiaro e semplice. Un piccolo film da vedere. Hiam Abbass è come sempre splendida.
commento di fefy