Regia di Frank Miller vedi scheda film
Triste scoprire che uno dei tuoi autori/disegnatori di fumetti preferiti, Frank Miller, abbia diretto con la mano sinistra l'adattamento cinematografico di "The Spirit" di Will Eisner. "Sin city", "Dick Tracy" di e con Warren Beatty, il telefilm di "Batman" frullati insieme per formare un cocktail con tanti aromi, ma poco gusto. Le bellone non mancano, la superstar nemmeno (Samuel L. Jackson nel ruolo del cattivo), manca la storia e ci si stanca presto di 100 minuti che non passano mai!
Denny Colt era un poliziotto ucciso da un criminale. Oggi con indosso una maschera, combatte il crimine di Central city, col nome di Spirit.
Alla Batman'89.
Troppe cose.
Dovrebbe interpretare il commissario Dolan, l'unico alleato di Spirit che sa chi è l'eroe in realtà. Alla fine fa il verso, un bruutto verso a dir la verità, al Bob Hoskins dective privato di "Chi ha incastrato Roger Rabbit".
E' Helen, la fidanzata dottoressa di Spirit, che è anche super-cornuta dal fidanzato e non solo da Eva Mendes. Inutile anche quando lancia il bisturi, infuriata, verso la porta.
Perchè far fare ad una bella attrice spagnola un personaggio francese ? Mah!
E' Spirit di nome e di fatto, infatti, come attore non esiste.
E' Sand Saref, la superciminale prima fiamma adolesente di Spirit. La sua bellezza non si discute, è la sua recitazione che fa pena. Notevole quando si fotocopia le natiche.
E' il supercattivo the Octopus, ma a me sembra solo un cattivo del Batman anni'60 in libera uscita.
DITELE CHE FRANK MILLER NON E' WOODY ALLEN!
Troppo alla "Sin city", anzi, sin troppo parodia di "Sin city", sembrano sketches a sè.
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