"Dimesso dal manicomio e solo al mondo, Ricky è innamorato di un'attrice di film horror, Marina. La segue a casa e la sequestra per convincerla a vivere con lui e a fare dei figli insieme. La donna, poco a poco, comincia a provare attrazione per quell'uomo; alla fine, quando vengono a liberarla, tra i due è ormai nato un grande amore.
Note
Due sex symbol del cinema spagnolo (e non solo) entrano in rotta di collisione, guidati con ammiccante complicità da Almodóvar. Un melodramma torrido (e un po' compiaciuto) che ci insegna come anche il sadomaso possa, a volte, condurre al lieto fine.
Uno dei film più banali di Aldomovar, ma anche l'unico che mi sia piaciuto per il momento. La storia è comunque ben strutturata anche, se, come dicevo banalotta e prevedibile. Agevolato anche dalla sua brevita si lascia guardare con 'piacere'...
Al di là di una tratteggio psicologico cagnesco dei protagonisti (in questo supportato dalla ridicola trama e dai dialoghi surreali, ben lontani dalla verosimiglianza) il film viaggia spedito verso l'ironia, con sostenuto ritmo garantito dalla professionalità degli interpreti.
Il nono lungometraggio di Pedro Almodóvar esiste e si apprezza proprio come ennesima tappa della singolare filmografia dell'eccentrico regista spagnolo.
Non mi piace il cinema di Almodovar e forse sono prevenuto, ma cosa dovrei dire? Dialoghi interessanti, storia avvincente e folle, vicende paradossali, due bravissimi attori. Ebbene, non è niente di questo. Solo tanta noia.
Più ci si avvicina alla fine, più il film diventa affascinante. Almodòvar, regista dallo stile inconfondibile, ci regala una scenografia dai colori vivacissimi e riprese erotiche d’alto livello (ce ne sono solo due, ma valgono l’intera pellicola).
l'ossessione amorosa e le tortuose vie del desiderio sono il motore di questo film che grazie anche a due interpreti molto convincenti mi ha intrigato parecchio
La sindrome di Stoccolma è un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla sindrome, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla… leggi tutto
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Ricky, appena uscito dall'ospedale psichiatrico è solo al mondo.
Dopo una notte di sesso in cui è scappato dall'ospedale psichiatrico, si innamora perdutamente di Marina, ex attrice porno e una volta uscito, decide di rapirla per convincerla a stare con lui.
Eccentrica e trasgressiva love story, forse non il miglior film di Pedro Almodovar, ma sicuramente è…
Parte questa sera su Rai 1 (e da domani on demand su RaiPlay) la serie televisiva Vivi e lascia vivere. Per i dettagli della trama, vi rimandiamo… segue
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Al suo nono lungometraggio Pedro Almodóvar torna a proporre il suo strambo e quasi surreale universo di amori impossibili, o quantomeno singolari. Stavolta i personaggi principali sono Ricky (Antonio Banderas), un giovane appena uscito da un centro psichiatrico, e Marina (Victoria Abril), pornodiva cocainomane sul punto di compiere il suo edordio nel cinema horror. Al fine di conquistarla…
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Commenti (9) vedi tutti
Uno dei film più banali di Aldomovar, ma anche l'unico che mi sia piaciuto per il momento. La storia è comunque ben strutturata anche, se, come dicevo banalotta e prevedibile. Agevolato anche dalla sua brevita si lascia guardare con 'piacere'...
commento di BradyAl di là di una tratteggio psicologico cagnesco dei protagonisti (in questo supportato dalla ridicola trama e dai dialoghi surreali, ben lontani dalla verosimiglianza) il film viaggia spedito verso l'ironia, con sostenuto ritmo garantito dalla professionalità degli interpreti.
commento di undyingIl nono lungometraggio di Pedro Almodóvar esiste e si apprezza proprio come ennesima tappa della singolare filmografia dell'eccentrico regista spagnolo.
leggi la recensione completa di Roberto T.Il giovane Almodovar fa incontrare i due pianeti opposti e li fonde e li amalgama con l'amore. Dolce e commovente allo stesso tempo.
commento di PaolabibiNon mi piace il cinema di Almodovar e forse sono prevenuto, ma cosa dovrei dire? Dialoghi interessanti, storia avvincente e folle, vicende paradossali, due bravissimi attori. Ebbene, non è niente di questo. Solo tanta noia.
commento di sillabaDentro i meandri del sadomaso Almodovar ci sguazza. Tenerissima la Abril.
commento di salussoPiù ci si avvicina alla fine, più il film diventa affascinante. Almodòvar, regista dallo stile inconfondibile, ci regala una scenografia dai colori vivacissimi e riprese erotiche d’alto livello (ce ne sono solo due, ma valgono l’intera pellicola).
commento di Carrelsl'ossessione amorosa e le tortuose vie del desiderio sono il motore di questo film che grazie anche a due interpreti molto convincenti mi ha intrigato parecchio
commento di howard76Caruccio e (come gran parte del cinema di Almodovar) originale. Sicuramente uno dei migliori film del suo primo periodo.
commento di diego