Un ritratto del pittore viennese Gustav Klimt (1862-1918) nel suo periodo più produttivo e tumultuoso: la storia d’amore con la ballerina Lea De Castro; la battaglia contro il governo che tentava di moderare i contenuti della sua arte, giudicata scandalosa per il contenuto erotico e per l’inedita impostazione compositiva dei dipinti...
Note
Dopo il Proust di _Il tempo ritrovato_, Ruiz torna a immergersi nelle atmosfere della grande arte europea a cavallo fra Ottocento e Novecento, fra decadentismo e modernità. L'esito sconta qualche caduta di stile, ma - pur non al meglio - il cinema del visionario apolide di origine cilena vale pur sempre un occhio di riguardo.
Piuttosto contorto, forse come la mente dell'artista. In ogni caso non mi è piaciuto. O non c'è niente da capire sulla sua arte o il film ha sbagliato qualcosa. Voto 3.
Non è il classico film che racconta la storia di, ma è una pellicola che centra di entrare dentro la psiche del protagonista. John Malkovic è magnifico ma il tutto è molto contorto.
Nel 1918, sul suo letto di morte, Gustav Klimt, assistito da Egon Schiele (destinato a morire a sua volta pochi mesi dopo), ripensa alla propria vita. L’inizio sembra quello di un biopic tradizionale, ma ciò che segue è del tutto diverso rispetto alle attese. Di Klimt pittore quasi non si parla: tolti i primi minuti, nei quali lo vediamo intrattenersi in discussioni… leggi tutto
Film completamente irricevibile, brutto oltre ogni dire. Malgrado il buon cast (sprecato), la sceneggiatura è catastrofica, vengono dette le peggiori scemenze e gli stessi che le pronunciano non ci credono poi molto. Di ciò bisogna ringraziare il cileno Ruiz, regista e sceneggiatore, che è riuscito, non fosse per tutto il resto, nel rendermi sgradevole perfino un film che… leggi tutto
Povero Klimt. Povero Schiele. E povero anche il povero Melies, che qui non c'entra, ma che è stato investito dall'esplosione della furia iconoclasta di questo film. Poveri, ci fanno una figura barbina, gli eredi dovrebbero presentare una class action. Film che sfonda i limiti dell'imbarazzante, del disarmante, del desolante, e diventa ridicolo, anzi, peggio, diventa buffo. Ma non nel…
Film completamente irricevibile, brutto oltre ogni dire. Malgrado il buon cast (sprecato), la sceneggiatura è catastrofica, vengono dette le peggiori scemenze e gli stessi che le pronunciano non ci credono poi molto. Di ciò bisogna ringraziare il cileno Ruiz, regista e sceneggiatore, che è riuscito, non fosse per tutto il resto, nel rendermi sgradevole perfino un film che…
Nel 1918, sul suo letto di morte, Gustav Klimt, assistito da Egon Schiele (destinato a morire a sua volta pochi mesi dopo), ripensa alla propria vita. L’inizio sembra quello di un biopic tradizionale, ma ciò che segue è del tutto diverso rispetto alle attese. Di Klimt pittore quasi non si parla: tolti i primi minuti, nei quali lo vediamo intrattenersi in discussioni…
Questo film di Raúl Ruiz, del 2006, non è una biografia del celebre pittore e chi volesse trovare ragguagli sulla vita di Gustav Klimt, resterà certo deluso. E’ un’opera monotona e fino fastidiosa nel reiterare l’interpretazione del regista in un unico senso, senza per altro trovare sbocco. Il periodo storico è coincidente con il consolidarsi…
Quando la fantasia diventa confusione e la biografia cinematografica si fa noia. L'intenzione di realizzare un film veramente kafkiano naufraga, scontrandosi con l'incapacità di Ruiz di seguire un filo logico oppure di abbandonarsi al delirio, come sapeva fare, per esempio, il Ken Russell dei tempi d'oro.
Un film incentrato sugli eccessi e sulle ossessioni del pittore Gustav Klimt nella Vienna del 1918. La sceneggiatura ha i tratti sottili ed essenziali dei suoi dipinti, e, come nelle sue tele più famose, i personaggi sono come sospesi nel vuoto. Ciò va a discapito dello sfondo storico e culturale della vicenda, che è solo accennato dalla fugace ed onirica apparizione di uno strillone,…
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Commenti (5) vedi tutti
Piuttosto contorto, forse come la mente dell'artista. In ogni caso non mi è piaciuto. O non c'è niente da capire sulla sua arte o il film ha sbagliato qualcosa. Voto 3.
commento di BradyUna schifezza.
leggi la recensione completa di tobanisFilm mellifluo e a volte fumoso, ma intriso di decadentismo e di aria mitteleuropea. 6
commento di kotrabLa vita è inventata, Klimt non era così, film biografico? direi piuttosto film grottesco…
commento di AxerothNon è il classico film che racconta la storia di, ma è una pellicola che centra di entrare dentro la psiche del protagonista. John Malkovic è magnifico ma il tutto è molto contorto.
commento di sonicyouth