Regia di Peter Segal vedi scheda film
Niente di più triste di un film comico che non fa ridere. Agente Smart. Casino totale, riadattamento della serie Tv Get Smart di Mel Brooks e Buck Henry (rispettivamente 138 e 42 episodi sceneggiati a testa tra il 1965 e il 1970), tenta da un lato di offrirsi come actioneer puro e dall’altro come parodia di un genere senza però abbracciare la demenzialità in stile Zaz. Purtroppo non funziona. Qualche accenno di gag quasi riuscita non assolve l’opprimente senso di già visto e i 110 minuti risultano così interminabili. Al suo attivo il film vanta solo The Rock (che cerca ancora il suo Robert Aldrich) e Ken Davitian (la spalla di Borat). Terence Stamp va col pilota automatico ma quando appare fa quel che può. Il wrestler Dalip Singh (the Great Kali, l’uomo che ha steso Undertaker) omaggia il Richard Kiel di Moonraker ma funziona meglio sul ring. Purtroppo il curriculum di Peter Segal dice tutto: qualche mezzo film (50 volte il primo bacio, La famiglia del professore matto) e un sacco di roba da dimenticare. Steve Carell, invece, vanta numerosi sostenitori anche se il suo umorismo paradossale e in sottrazione deve tutto a Bill Murray che appare fugacemente in un cameo “travestito” da albero.
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