A Parigi, alla fine dell'Ottocento, Charles Swann (Jeremy Irons), un ricco borghese esperto d'arte, intreccia una relazione con Odette Crécy (Ornella Muti), una donna di mondo. Swann soffre questo amore e la gelosia che ne deriva come se fosse una malattia dalla quale riuscirà a guarire solo sposandola. È incredibile che proprio Schlöndorff sia riuscito a portare Proust sullo schermo dopo i tentativi falliti di Visconti, Ophuls, Losey, Resnais, tra gli altri. Lui ci mette tutta la buona volonta, Nykvist (il direttore della fotografia) tutta la sua arte, Irons e Delon tutto il possibile, ma il risultato è misero.
La vita tormentata di swann per odette va avanti per tutto il film .Alla fine la pellicola risulta un po' saporifera,ma gli attori impiegati recitano al meglio su una stesura di non facile trasposizione sullo schermo.
schlondorff porta in scena un testo di proust e lo fa in maniera soporifera. man mano che si va avanti nella visione gli attori e i telespettatori protagonisti fanno fatica a restare svegli. Come nota positiva abbiamo una buona fotografia
Sarebbe servito un genio per trasporre al cinema un testo di Proust. Schlöndorff è un buon illustratore, ma certamente non un genio. L'unica genialata è avere affidato il ruolo di Odette a un'attrice totalmente inespressiva come Ornella Muti. Sarebbe servito oldboy, per rivolgere a regista e produttori la sua proverbiale domanda: è uno scherzo? leggi tutto
Sarebbe servito un genio per trasporre al cinema un testo di Proust. Schlöndorff è un buon illustratore, ma certamente non un genio. L'unica genialata è avere affidato il ruolo di Odette a un'attrice totalmente inespressiva come Ornella Muti. Sarebbe servito oldboy, per rivolgere a regista e produttori la sua proverbiale domanda: è uno scherzo?
"Se essere snob significa sperare che le persone intelligenti diventino carine e che le persone carine diventino intelligenti, allora sono uno snob". DLR
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Oscar Wilde a John Wyse Jackson: "Sono certo che abbia davanti a sé un grande futuro letterario" Il giornalista: "Cosa glielo fa pensare?". Wilde: "Lei mi sembra così scadente come intervistatore. Sono certo che…
Jean Cocteau a Marcel Proust, spiaciuto che la contessa de Chevigné si rifiutasse di leggere la sua opera: "Ma caro Marcel, come volete che un insetto legga le opere del suo entomologo?"
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Commenti (2) vedi tutti
La vita tormentata di swann per odette va avanti per tutto il film .Alla fine la pellicola risulta un po' saporifera,ma gli attori impiegati recitano al meglio su una stesura di non facile trasposizione sullo schermo.
commento di ezioschlondorff porta in scena un testo di proust e lo fa in maniera soporifera. man mano che si va avanti nella visione gli attori e i telespettatori protagonisti fanno fatica a restare svegli. Come nota positiva abbiamo una buona fotografia
commento di bukowski91