Regia di Zack Snyder vedi scheda film
Mi avevano detto che la graphic novel di Alan Moore fosse un vero e proprio capolavoro letterario ma penso di non essermi mai fidato fino in fondo, almeno sino a questa sera, quando ho avuto occasione di vederne l' adattamento cinematografico firmato Zack Snyder. Strano regista quest' ultimo, esordisce con un remake di Romero (sacrilegio?) per poi proseguire con quello che da tanti verrà additato come un manifesto fascista (300) ed infine approda a quest' eccezionale e spettacolare summa del mondo e dei suoi supereroi. Sia ben chiaro, non siamo dalle parti dei vari Superman, Spider Man o Iron Man, dove si lotta per il bene dell' umanità ; qui l' umanità è già a puttane e questo è il primo e più spiazzante colpo di genio. L' incipit prevede un mondo dove gli Stati Uniti hanno vinto la guerra del Vietnam, dove Nixon è stato eletto presidente cinque volte di fila, dove Russia e Cuba sono alleate ed in possesso di cinquantamila testate nucleari, pronte a scatenare la terza guerra mondiale. Il sogno americano si è avverato e si è rivelato il peggior incubo possibile ; gli uomini sono in balia di loro stessi e addirittura i supereroi sono banditi ed esiliati dalla vita pubblica per via di un decreto governativo. L' autodistruzione è vicina ma qualcosa varia improvvisamente ; è un' inquadratura su uno "smile". Cos' è uno scherzo ? No, lo smile si macchia di sangue ed assistiamo alla morte del supereroe chiamato Il Comico. Questo non è altro che l' inizio di una serie lunghissima di avvenimenti (oltre 160 minuti ma valgono la pena) che vedranno cinque eroi mascherati indagare sullo strano delitto nonchè cercare di trovare una soluzione all' imminente conflitto nucleare. Sembra che ci sia tanta carne al fuoco e sicuramente ce n'è ma nulla è lasciato al caso ; Snyder si muove benissimo fra e con i suoi personaggi che sono tutti delineati con cura ed intelligenza. Merito di Moore forse ma anche di una struttura a flashback solidissima ed ineccepibile. Il Comico, Dottor Manhattan, Roschrach, Gufo Notturno, Spettro di Seta, Ozymandias personaggi che di mitico hanno solo il costume, tutto il resto è quanto di più umano si possa immaginare. Amore, drammi familiari, vendetta, rabbia, delirio di onnipotenza, sacrificio sono solo alcuni dei componenti drammatici della vicenda. Il tutto messo in scena in maniera maestosa con un impatto visivo di rara potenza e con sequenze action ben curate ed efficaci. Regia promossa a pieni voti quindi, così come il cast, magari non conosciutissimo ma perfettamente assortito ed efficace in ogni caratterizzazione (Jackie Earle Haley una vera e propria scoperta). Magari non è dark e romantico come il Batman di Burton o spietato e disincantato come il Dark Knight di Nolan ma "Watchmen" è ugualmente cinema allo stato puro e, come tale, in grado di avvincere, spiazzare ed emozionare lo spettatore. Tanta sadica ironia (il mondo chiederà perdono ed io sussurrerò : no) ed una colonna sonora vintage da urlo. Se è vero che il film si apre e si chiude con uno smile, ancor prima, sui titoli di testa e di coda, abbiamo due pezzi di Bob Dylan : "The times they are a changin'" e "Desolation Row" (anche se coverizzata dai My Chemical Romance). Lui sì, che ha sempre controllato i controllori.
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