Regia di Tommy O'Haver vedi scheda film
Due sorelle, Sylvia e Jenny Likens, vengono lasciate dai genitori, circensi che si spostano in continuazione e che quindi non possono occuparsi di loro regolarmente, ad una numerosa famiglia composta dalla madre, Gertrude Baniszewski, e i suoi sei figli. Le condizioni psico-fisiche della donna la portano in breve tempo a trovare sfogo nel malmenare e nel mettere in ridicolo Sylvia, che subirà anche le angherie dei figli di Gertrude. Il regista porta in scena un fatto realmente accaduto negli anni '60 in Indiana, narrando la vicenda attraverso due spazi temporali ovvero quello della vicenda stessa e quello del processo a cui Gertrude fu sottoposta circa un anno dopo. Le violenze perpetrate ai danni di Sylvia (interpretata da una brava e posata Ellen Page) non vengono mostrate direttamente, lasciando allo spettatore una sensazione ancor più malsana per ciò che sta osservando (e non osservando) e descrive senza l'ausilio di particolarismi, tocchi d'autore o virtuosismi tecnici un microcosmo, quello dell'America casa e chiesa, che non è mai così perfetto come sembra dall'esterno. Qualche personaggio magari è un po' troppo stereotipato, ma il film, sconsigliato a chi si arrabbia facilmente, è sicuramente da vedere.
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