Regia di Peyton Reed vedi scheda film
Commedia dalla trama interessante che pone una riflessione sull'atteggiamento propositivo nei confronti della vita, sembra una pellicola cucita addosso a Jim Carrey che sa esaltarsi in questi ruoli.Però poi un calo improvviso fa scorrere il resto del film sui binari del sentimentalismo preconfezionato.
Basato sul libro autobiografico di Danny Wallace, il film incentrato sulla vita di Carl, un uomo piombato nella depressione dopo un evento negativo e per riscattarsi convinto da un guru a un convegno sull'autostima cambierà il modo di porsi, rispondendo "SI" ad ogni proposta ricevuta.
E' evidente che la morale del film sia spronare e scuotersi dal torpore e dalla depressione che attanaglia evitando di diventare aridi e impassibili facendo scorrere la vita senza emozioni.Aggiunge che bisogna farlo nel giusto modo e in questo il regista ha centrato in pieno ciò che si era prefissato.Può sembrare una morale spicciola, invece è puntuale e colma di significato.
Jim Carrey è il mattatore, le gag sono adatte al suo stile, divertente e una brillante interpretazione come più volte ha già dimostrato di saper fare.Se non ci fosse stato quel blackout a metà del film che ha trasformato un inizio mordace e pungente in una commedia sentimentale brutta copia di quelle anni'80 e un finale disastroso.Peccato questo crollo che inevitabilmente fa sprofondare quanto di buono si era visto.In ogni caso è un film che merita la sufficienza ed è abbastanza scorrevole.Resta un po' l'amaro di quel che poteva essere e non è stato.
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