Regia di Ron Howard vedi scheda film
Il film d'autore che un regista "popolare" quale è Ron Howard (e comunque,uno che da trent'anni realizza film così impregnati dello spirito della propria nazione,e che comunque hanno presentato vari risvolti della Storia della stessa,va considerato un autore) si è azzardato a fare,incurante della relativa riuscita al box-office,è "Frost/Nixon",rievocazione di un celeberrimo confronto televisivo tra l'ex-presidente statunitense ed un giornalista televisivo considerato neanche una cima nell'ambiente,che portò il politico ad ammettere,sebbene fugacemente,le proprie colpe. Howard rievoca con abilità l'ambientazione a metà anni Settanta,ed illustra con pratica scioltezza trattative e strategie di due fazioni nell'organizzare un affaire che si rivelerà un colpo giornalistico,nonostante le premesse e la difficoltà di fare aprire uno scafatissimo uomo di Potere e fargli rivelare qualcosa di vero. Gli fanno buon gioco gli interpreti,sia Michael Sheen,un attore tra i più talentuosi oggi sulla piazza,che un Frank Langella fisicamente meno somigliante a "Tricky Dick" del suo predecessore Anthony Hopkins,ma intenso nell'esprimere sia la doppiezza che la fragilità ben nascosta di Nixon,e comunque un applauso lo merita il coro di interpreti secondari,Kevin Bacon,Oliver Platt,Sam Rockwell. La ricerca di uno scampolo di Verità nelle parole di un uomo divenuto emblema della corruzione nella politica diviene una pagina di cinema a sfondo politico-storico realizzata con la brillante luminosità hollywoodiana,ma senza cedere alla tentazione di una spettacolarizzazione forzata.Se c'era da laureare con una statuetta Ron Howard,era questa l'occasione.
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