Regia di Edward Zwick vedi scheda film
Un film ben fatto e decisamente superiore alla media abbastanza triste di questi tempi. Mi domando pero' perche', pur di non violare certi codici e stereotipi, si debba scadere nell' imprecisione storica, anche piuttosto pesante. Siamo in Bielorussia (Russia Bianca), una parte dell'Unione Sovietica invasa dai nazisti in piena "Operazione Barbarossa", eppure mai viene nominata la parola "sovietico" o URSS. I resistenti dell' Armata Rossa che si riorganizzano dietro le linee vengno presentati come macchiette sanguinarie, beoni o kattivi, appena appena un po' meno dei nazisti. E soprattutto vengono privati del nome "sovietici" e declassati a "russi", mentre invece erano proprio per la maggior parte bielorussi. Si calcolano oltre 200.000 partigiani combattenti dell'Armata Rossa in Bielorussia, con decine di migliaia di Kmq di territorio controllato nonostante l'occupazione tedesca. Mi sembra che qualcosa, oltre a bere vodka, abbiano fatto, no?
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