Regia di Callie Khouri vedi scheda film
Si può forse asserire, senza troppo esser distanti dall'oggettiva verità, che se questo film raggiunge la sufficienza è anche e soprattutto (per non dire solo) merito della grande Diane Keaton, sempre splendida e realmente a suo agio nei ruoli quantomeno divertenti. Sì, perché qualche sorriso questa pellicola si dimostra per fortuna in grado di strappare. Peccato solo per una prima parte in cui stenta ad essere pienamente interessante, con il rischio affatto remoto di non riuscire a (in)trattenere gli astanti sino a quel momento in cui, finalmente, scoccherà quella scintilla che, seppur flebile, garantirà comunque quel minimo di coinvolgimento per non annoiarsi completamente. Non sarà mai quello che si dice uno "spasso", purtroppo, ma da quell'istante in poi (che naturalmente può essere approssimato con la concezione del piano) diverse scene indovinate vi saranno, tutto sommato. Buoni i personaggi, distinti con brevi tratti e informazioni sul loro conto, sufficienti però a restituire una funzionale loro caratterizzazione. Ho trovato invece affrettato e forzato il finale, oltre che prevedibile (ma questo perché troppo è anticipato e mostrato in una sorta di prologo del film...).
L'idea è buona e il suo sviluppo è onesto, sebbene non molto originale. Una variante in tinte rosa (nel senso che le protagoniste sono donne, non certo per la presenza di storie d'amore, non fraintendetemi!) di quelle classiche commedie su tentativi di truffa e rapine in banca.
L'inizio flemmatico e l'artefatto finale.
Bridget Cardigan è la regina indiscussa in ogni scena. Magnifica come sempre.
Discreto Don Cardigan.
Jackie Truman non è niente male. Meno peggio di altre volte.
La giusta espressione per Bob Truman.
Una simpatica Nina Brewster. Sembra così spontanea...
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