Regia di David Lean vedi scheda film
Buona la recensione di Fumagalli in Filmselezione (letta in http://www.cerca-film.it/): riserve su Lean in generale e su Breve incontro in particolare. Di questo loda la fotografia, e centra la lettura sull’omosessualità latente e sull’immaturità di Lawrence, che esplode in violenza quando deve crescere in adulto. Altri hanno notato la mancanza di donne, e la reale presenza della donna proprio nella figura di Lawrence; esplicita quando, vestito da capo beduino, si pavoneggia da solo con mosse femminee.
A me dà fastidio il compiacimento sulle “belle immagini”, su effetti chiaramente voluti, disorganici e incoerenti e gratuiti; ma il deserto affascina, è davvero il protagonista, come è stato detto da molti. Un arabo (Alì?) dice a Lawrence che l’arabo non ama il deserto, perché non c’è niente, e il niente non piace; ma non è vero che nel deserto non c’è niente, né che agli arabi non piace; al contrario. Non so dove è stata presa questa frase, ma anche se è citata dallo stesso Laurence, resta falsa.
Nell’ultima ora tutto cambia radicalmente e mi è piaciuta meno, determinando una impressione molto negativa sul film nel suo complesso; la prima parte non mi dispiace, ma soprattutto per le immagini del deserto, tanto più amate perché l’ho vissuto a lungo. Ma non è un motivo valido per lodare un film, che resta, al massimo, scarsamente sufficiente.
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