Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Giovane coppia va a vivere in un vecchio condominio di Los Angeles, dove nei sotterranei si aggira un misterioso assassino. Con all'attivo una quindicina di titoli e una vivace carriera registica televisiva, Tobe Hooper si e' guadagnato la nomina di maestro del cinema horror, in particolar modo di quello denominato "slasher". Tale fama si rifà principalmente al suo (semi)esordio nel 1974 con NON APRITE QUELLA PORTA. Personalmente ritengo che in seguito la carriera di Hooper abbia vissuto di rendita su questo titolo che darà vita a un'infinità di sequel, prequel e remake. Suo terzultimo lavoro per il grande schermo, questo LA CASA DEI MASSACRI e' un dignitoso horror che sembri voler coniugare le nevrosi Polanskiane, con situazioni che ricordano un po' IL FANTASMA DELL'OPERA ma anche il fulciano QUELLA VILLA ACCANTO AL CIMITERO. Niente di originale nel plot: un'assassino che si nasconde nei meandri di un decadente condominio, che ne massacra con trapani elettrici e martelli gli inquilini. Non mancano un paio di scene splatter, anche se il regista preferisce mostrarle il meno possibile per concentrarsi maggiormente sulle atmosfere malsane. Se a livello narrativo si spiega molto poco delle origini dell'assassino e da dove provenga, Hooper rimedia con la descrizione dello stabile, con i suoi sotterranei e i suoi cunicoli, dove vengono nascoste nefandezze e corpi mutilati. Finale piuttosto banale. Il film merita comunque un'occhiata, e resta sempre molto meglio del successivo e lovecraftiano (si fa per dire) IL CUSTODE.
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